La nuova arrivata in casa Mulino Bianco coniuga l’energia dei cereali e il gusto del cacao, in un profilo nutrizionale bilanciato. Le sue caratteristiche strutturali e la ricetta rendono l’inzuppo la modalità di consumo ideale, soddisfacendo così tutti coloro che amano inzuppare merende o biscotti in occasione del primo pasto della giornata. Sono infatti 6 italiani su 10 gli amanti dell’inzuppo, che possono riscoprire nell’armonica forma a onda della merenda il gusto tipico della colazione all’italiana.
“Fisarmoniche è il progetto di ricerca e sviluppo più ambizioso e complesso per Mulino Bianco degli ultimi anni – commenta Corrado Ferrari, Product Development Director Mulino Bianco – La sua realizzazione ha richiesto un lungo processo, dai panel test al concept, lungo le diverse fasi di studio dei prototipi, il loro sviluppo e l’aggiornamento dello stabilimento produttivo. È una merenda unica per forma e per processo di produzione nel panorama dei prodotti farciti con le creme. Prepariamo la farcitura in diretta, contemporaneamente alla cottura nel forno e grazie ad un particolare processo di pastorizzazione garantiamo eccellenza organolettica e sicurezza alimentare. Mulino Bianco si conferma ulteriormente leader del segmento a livello intellettuale, industriale e culturale”.
Fisarmoniche è prodotta grazie a un investimento dedicato e a una nuova linea di produzione nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, un sito produttivo all’avanguardia, che da più di 30 anni si distingue per eccellenza e qualità. In particolare, nell’ultimo periodo, oltre 30 milioni di euro sono stati gli investimenti che hanno interessato Melfi, principalmente in riferimento agli aspetti di innovazione, sostenibilità e nel costante miglioramento della qualità dei prodotti. Ogni giorno vengono effettuati infatti più di 5.000 controlli sui prodotti finiti e 200 sulle materie prime. In totale, sono impiegati a Melfi più di 350 dipendenti, un team multidisciplinare che garantisce uno scambio virtuoso di competenze ed expertise. Negli ultimi 10 anni, inoltre, il risparmio di acqua è stato pari al 40% e quello di CO2 pari al 27%.
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