ROMA – Il trasloco della sede dei servizi sociali del Municipio XIII è completamente fermo. Nei giorni scorsi era stato previsto lo spostamento della struttura dalla vecchia sede di Via Adriano I ai locali individuati presso la sede del Municipio XIII, in via Aurelia 470. A oggi manca l’adeguamento antincendio e la nuova sede è sommersa da scatoloni nei corridoi. Inoltre ci sono dipendenti che sono stati spostati di ufficio, stanze ancora da liberare, polvere e confusione. Una situazione critica, con i Sindacati già sul piede di guerra e i dipendenti che non possono svolgere le proprie funzioni. Una sede che non dunque adatta a ospitare tante persone.
“E’ l’ennesima prova di incompetenza e mancanza di trasparenza”, interviene Arianna Ugolini capogruppo di Italia Viva al Municipio XIII, “nessuno dice la verità sulla vicenda, quando in realtà sono anni che si organizza questo trasloco. Possiamo chiaramente leggerlo dalle relazioni semestrali e annuali della Presidente dal 2017 al 2018. Addirittura nella relazione del 2017, nel paragrafo riguardante il Personale e le Risorse Umane si legge: “Spostamento sede via Adriano I: tale spostamento è in fase di realizzazione e permetterà ai dipendenti migliori condizioni lavorative in quanto la sede di via Aurelia è più nuova e più sicura. Inoltre permetterà di efficientare il lavoro”.
Nella stessa relazione si legge ancora sotto il paragrafo Patrimonio: Razionalizzazione spazi uffici: “Sposteremo gli uffici di via Adriano I all’interno dell’edificio di via aurelia 470. In questo modo efficiente remo lo scambio di informazioni e razionalizzeremo la spesa”.
Nella relazione semestrale luglio 2018-dicembre 2018 così si legge invece alla voce Patrimonio: “Razionalizzazione spazi uffici: Sono stati eseguiti i lavori di ristrutturazione presso gli uffici di via Aurelia 470 necessari ad ospitare il personale proveniente da via Adriano I. Nei primi mesi del 2019 verranno eseguiti i lavori per l’adeguamento alla normativa antincendio e successivamente organizzeremo il trasloco e lo sgombero della sede di via Adriano I”.
“Solo proclami e un silenzio imbarazzante”, conclude Ugolini, “le scelte, come si evince, sono politiche. Chi ha deciso dovrebbe assumersi le proprie responsabilità”.