“Possiamo infatti affermare con orgoglio che questo contratto si inserisce a pieno diritto fra quelli più avanzati nel sistema Paese, per la lungimiranza e per l’attenzione che pone alle diverse realtà produttive che caratterizzano Poste Italiane. In primo luogo”, specifica il Segretario Muscarella, “bisogna dire che questo rinnovo, che arriva a sei mesi dalla scadenza del precedente contratto, si inserisce nel più ampio progetto del piano d’impresa condiviso con le Organizzazioni Sindacali, che prevede l’introduzione di un nuovo canale di recapito e circa 5000 nuove assunzioni. In questa logica, è stato interamente ridefinito l’albero delle figure professionali, anche al fine di governare e non subire l’introduzione dell’IA nei processi produttivi, senza tralasciare quello che oggi più di tutto chiedono i lavoratori, ovvero il corretto bilanciamento vita lavoro. Oltre alla messa a regime delle ferie solidali, sono stati infatti introdotti tutta una nuova serie di istituti e permessi retribuiti per permettere soprattutto ai lavoratori caricati da particolari esigenze (malattie oncologiche o patologiche, come l’endometriosi, vittime di violenza di genere, genitori, lavoratori colpiti dai eventi atmosferici gravi, figure professionali soggette a carichi di lavoro particolarmente gravosi, come i portapacchi) di gestire al meglio le proprie personali esigenze compatibilmente con gli impegni lavorativi. Un grande traguardo di civiltà e cultura per l’intero mondo del lavoro”.
“Rispetto agli adeguamenti di retribuzione, in coerenza con le richieste della piattaforma contrattuale votata dai lavoratori in assemblea”, dichiarano congiuntamente i segretari nazionali di Poste, Maurizio Vannoli, e delle società del Gruppo, Giuseppe Surace, “va subito riportato come, alla prima data utile dopo l’approvazione del contratto da parte dei lavoratori, gli stessi riceveranno in busta paga 1000 euro come una tantum per la vacatio contrattuale riferita all’anno 2024. A seguire, nell’arco degli anni 2025-2027, riceveranno un aumento a totale di 230 euro, così declinato: un incremento di 192 euro sui minimi tabellari nel triennio per il livello C preso a riferimento e ulteriori 38 euro sul welfare aziendale. A questi si aggiungono” specificano ulteriormente “gli aumenti sui buoni pasto e il maggior importo a carico dell’azienda per i lavoratori che aderiscono al fondo integrativo nonché una maggiore copertura sanitaria prevista nell’assistenza integrativa interamente a carico aziendale”.
“Corre l’obbligo di ringraziare il Governo”, conclude il Segretario Nazionale Muscarella, “per aver ritirato il progetto di privatizzazione dell’azienda, così permettendo il celere raggiungimento di questo obiettivo; ringrazio anche l’azienda, per aver dimostrato, in questo percorso comune, la sensibilità nel voler recepire le istanze dei lavoratori e l’urgenza che le muoveva. Infine, ringrazio sinceramente tutta la delegazione sindacale FNC UGL Comunicazioni, presente ai tavoli in questi mesi, ed in particolar modo i capi delegazione, per l’egregio lavoro svolto e per aver dato ancora una volta dimostrazione di profonda preparazione e vicinanza alle esigenze della categoria”.
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