GENOVA – Riunirsi per cantare in coro è una consuetudine diffusa tra tutte le civiltà, fin dai tempi più antichi. Il motivo non è difficile da comprendere: il coro non è solo un ensemble vocale, è anche un modo unico di stare insieme, di socializzare, di entrare in comunicazione gli uni con gli altri. Laddove c’è una convivenza civile tra gli uomini, una comunità (laica o religiosa che sia), c’è un coro. Ovunque e da sempre.
Questa formazione dalla tradizione così nobile, che è tutt’uno con la storia della musica fin dalle origini, è la protagonista di due concerti al Teatro della Gioventù, sabato 18 gennaio alle ore 19 e sabato 25 gennaio alle ore 17, in cui il Coro di Voci Bianche e il Coro Femminile del Teatro Carlo Felice, diretti rispettivamente da Gino Tanasini e da Francesco Aliberti, offriranno al pubblico un programma coinvolgente, di forte suggestione e di profondo significato sia umano che sacro, dal titolo Intimo In… canto.
Il Coro di Voci Bianche, accompagnato al pianoforte da Enrico Grillotti, aprirà il concerto con quattro brani che mostrano come tutti i compositori, da quelli rimasti ignoti, ai grandi nomi, fino agli autori di colonne sonore, siano rimasti affascinati dal timbro “bianco” delle voci dei ragazzi: Stella splendens di Anonimo del XIV secolo (brano arricchito dalla presenza di una tromba solista), Se l’aura spira di Frescobaldi, Scarborough Fair (canto tradizionale inglese) e Vois sur ton chemin di Bruno Coulais. Quest’ultimo pezzo è tratto dalla colonna sonora del film Les Choristes, piccolo cult francese del 2004 in cui far parte di un coro salva un ragazzo problematico da un destino difficile, a dimostrazione della funzione sociale dell’esperienza corale.
Il Coro Femminile è il protagonista della seconda parte del programma, un viaggio tra «brani di epoche differenti – spiega il Maestro Aliberti – all’insegna di una intimità che dischiude passioni latenti.» Al centro è la figura della donna, celebrata in quanto Madre per eccellenza in pagine come Donna celeste di Francisco Soto de Langa e Salve Regina di Domenico Scarlatti, immagine di speranza in Du Friedefürst, Herr Jesu Christ di Bach, Veni Domine di Mendelssohn e Agnus Dei e Ave Verum di Fauré, e infine simbolo di delicatezza e pace domestica in Der Gärtner di Brahms e Slava narodu di Rachmaninov.
I due concerti hanno inoltre lo scopo di restituire vitalità musicale al Teatro della Gioventù, edificio degli anni ’30 collocato nella centralissima via Cesarea, che la Regione Liguria, nel 2016, ha destinato al Teatro Carlo Felice come sostegno concreto di patrimonializzazione e per creare ulteriori potenzialità di sviluppo del Teatro Carlo Felice stesso.
«I due concerti previsti al Teatro della Gioventù – sottolinea il Sovrintendente del Teatro Carlo Felice, Claudio Orazi – seguono il concerto di Natale tenutosi al Teatro Modena che aveva riscosso un grande successo di pubblico: queste attività artistiche integrano la Stagione ufficiale del Teatro Carlo Felice e hanno la finalità di estendere presso più sedi e nuovi pubblici il linguaggio dell’arte e della musica.»
Intero: 8 €. Ridotto under 26: 6 €.
Biglietti prossimamente in vendita online sui circuiti VivaTicket e HappyTicket e presso la Biglietteria del Teatro Carlo Felice nei giorni e orari di apertura. Al Teatro della Gioventù a partire da un’ora prima dello spettacolo.
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