Lo spin-off della serie cult al via da sabato 29 febbraio alle 21.20. La serie sul narcotraffico si sposta in Messico, i onda ogni settimana
Dal 29 febbraio, ogni sabato alle 21:20 su Rai4, prosegue l’epopea seriale nel mondo del narcotraffico: arriva in prima visione Narcos: Mexico, lo spin-off della serie cult Narcos incentrata sulla nascita del Cartello messicano di Guadalajara.
Creata da Carlo Bernard e Doug Miro, già tra gli autori della serie-madre, Narcos: Mexico si ambienta negli anni ’80 e segue l’ascesa di Félix Gallardo, ex poliziotto che è passato dalla parte del crimine agendo da tramite tra i produttori colombiani e il mercato statunitense degli stupefacenti. Supportato dalle alte sfere governative, Gallardo e i “colleghi” Rafael Caro Quintero ed Ernesto Fonseca Carrillo, danno vita al Cartello di Guadalajara, una federazione che riunisce i principali trafficanti messicani di marijuana ed eroina e che in brevissimo tempo è arrivata a dominare tutte le attività illecite legate agli stupefacenti.
A dare la caccia a Gallardo c’è Enrique “Kiki” Camarena, agente DEA californiano di origini messicane che viene mandato, insieme alla sua famiglia, a Guadalajara per indagare sulla crescente rete di narcotraffico.
Narcos: Mexico si “incontra” in diverse occasioni con la serie-madre e mostra nel cast in piccoli ruoli o cammei anche personaggi visti in Narcos. I ruoli principali sono affidati a Diego Luna, che interpreta uno spietato e credibilissimo Félix Gallardo, e Michael Peña, che veste i panni dell’agente DEA Camarena.
Narcos: Mexico ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e critica, totalizzando l’87% di recensioni professionali positive su Rotten Tomatoes, ma alla sua fama è anche legato un triste fatto di cronaca: il 15 settembre 2017 l’assistente di produzione Carlos Muñoz Porta è stato assassinato e ancora oggi non si conosce l’identità dell’omicida, anche se la polizia ha seguito la pista di alcune gang criminali, creando così un tragico parallelismo con i fatti raccontati nella serie.