Nato, Draghi: “No rischio escalation ma dobbiamo essere pronti”

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Mario_DraghiMADRID – “No, non c’è un rischio di escalation ma bisogna essere pronti, ad oggi non vediamo un rischio di escalation”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso di un punto stampa al vertice Nato di Madrid.

“E’ un momento importante per la Nato perché l’Alleanza si allarga e la presenza dell’Europa aumenta, si arriva a una corrispondenza tra Ue e Nato, quindi – ha aggiunto – anche su molte divergenze di opinioni sulla costruzione della difesa europea e di una sua complementarietà con la Nato vengono superate. Per quanto riguarda l’Italia si tratta di 70 militari americani in più e un sistema di difesa antiaerea, mi viene descritto dal ministro della Difesa come un assestamento che era già in programma. Il sistema di difesa aereo deve andare a rinforzare il fianco orientale dell’Alleanza”.

“Noi – ha proseguito – abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria e aiutiamo la Romania, c’è un pattugliamento aereo dei Baltici in corso da vari mesi. Le forze che verranno mandate sono circa 2.000 soldati, 8.000 sono invece in stanza in Italia pronti, eventualmente fosse necessario”.