MILANO – Andrea Bocelli è stato ospite a Rtl 102.5 durante “Non Stop News” e ha parlato del suo incontro con la “Generazione delle idee” e del suo dialogo con oltre duemila studenti. Com’è andato l’evento? “Questo tipo di incontri sono sempre molto emozionanti perché i ragazzi hanno a mio parere bisogno di essere ascoltati”, ha detto Bocelli. “Quando li ascoltiamo, impariamo da loro molte cose. Si instaura sempre un rapporto che definirei quasi affettuoso”. Il titolo del programma di eventi è “La generazione delle idee”.
Secondo Bocelli, guardando i giovani bastano le idee per avere successo o conta trovare qualcuno che ci creda? “Il talento è un dono del cielo. Lo si può coltivare ma bisogna che sia stato seminato dalla nascita. Il talento va inteso a 360 gradi”, ha detto il tenore. “Non si può parlare di talento solo nel caso dell’arte canora o figurativa o altro. Il talento è anche quello dell’idraulico che viene ad aggiustare il tubo dell’acqua quando siamo in emergenza, quel momento in cui ne abbiamo estremo bisogno e lo ringrazieremmo con molto trasporto. Talento secondo me è dare a ciascuno di noi il meglio che abbiamo. I ragazzi devono imparare che i talenti non sono solo quelli celebrati dai mass media, il talento è la capacità di rendersi utili”.
Come sta vivendo Bocelli questo periodo di guerra? “Male come tutti coloro che psicosomatizzano la sofferenza altrui. Ho sempre detto anche ai miei figli che ogni litigio è un incidente intellettuale”, ha risposto Bocelli. “Questo va esteso alla guerra, dove è ancora più vero. L’uomo che litiga è un uomo che per qualche istante ha smarrito la ragione, perché ci sono sempre ottimi motivi per evitare un litigio”. È cominciato l’Eurovision. Per chi tifa Bocelli? “Non so se riuscirò a seguirlo, difficilmente ho la libertà di trascorrere le serate come vorrei. Tifo per il migliore, quello che riuscirà a trasmettere maggiore emozione. Il pubblico è imparziale, non si compra. Vinca il migliore”.
In “Non Stop News” anche l’intervento di Ezio Raviola, il presidente di fondazione Crc. Un bilancio dell’evento di ieri? “Un bilancio molto positivo. Abbiamo avuto oltre duemila ragazzi che hanno potuto partecipare a un evento importantissimo per il nostro territorio. Abbiamo riscontrato un grande interesse da parte di tutti i ragazzi a quelli che sono stati gli argomenti trattati. Noi come fondazione Crc festeggiamo quest’anno i nostri trent’anni”, ha detto Raviola. “Guardiamo ciò che abbiamo fatto ma il nostro sguardo è verso il futuro, che è nelle mani dei nostri giovani, nelle mani del talento dei nostri giovani. Era importante per noi dedicare questo evento con uno dei più grandi talenti al mondo, il maestro Andrea Bocelli”.
Un obiettivo importante che ha la fondazione Crc è quello di fornire supporto e occasioni di crescita ai giovani di Paesi che si trovano in difficoltà. Un impegno che continuerà. “Assolutamente sì. Questo è un progetto che insieme alla Fondazione Andrea Bocelli faremo su Haiti”, ha detto Ezio Raviola. “Abbiamo pensato di dare un enorme contributo per oltre duemila ragazzi più sfortunati, grazie al contributo che faremo come fondazione compreremo degli strumenti che gli permettano di studiare e di allargare il loro talento. La giornata di ieri è stata fantastica, ha contribuito a far crescere i nostri territori e aiuterà i ragazzi meno fortunati a studiare”.