Tua Amelie, scritta dalla stessa NOOR con la collaborazione del cantautore Marcio, Marco Rettani, Enrico Palmosi e Davide Di Gregorio, è una lettera a se stessa per se stessa: “È un grido di aiuto e di liberazione allo stesso momento. È la mia storia e quella di tante ragazze – racconta l’artista – In questa canzone c’è sicuramente un po’ della mia sofferenza che ho cercato nel tempo grazie alla musica di trasformare in consapevolezza di chi sono e di chi voglio essere. La musica per me è: costante, necessità, libertà. La mia musica è il connubio dei 2 mondi che mi porto dentro, che sono quelli della mamma e papà. Il primo è un mondo emotivo, l’anima. Il secondo è un mondo razionale, il corpo”.
“Mia madre e io siamo nate in kurdistan, in Asia centrale, vicino il kazakistan, mentre mio padre è di Bergamo. Sono cresciuta tra queste culture e questo influenza la mia musica. Forse la musica è un collante tra queste parti di me un po’ diverse. Quando sono in Kurdistan mi manca Bergamo e viceversa, quindi la musica mi aiuta a sentire meno queste mancanze”.
NOOR significa “luce” ed è il modo migliore per poterla descrivere: “Quando canto è come se accendessi la luce del mio corpo, la mia voce è l’interruttore di questa magia che mi porta lontano”, conclude l’artista.
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