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ROMA, MEDIOEVO: QUANTE STORIE!

Con la V Settimana di Studi Medievali si festeggiano i 130 dell'Istituto Storico Italiano per il medio evo

ROMA - Dal 21 al 23 maggio, presso l'Istituto Storico Italiano per il medio evo (ISIME) in Piazza dell’Orologio 4 a Roma ci saranno tre giornate dedicate alla storia e alla cultura dal titolo: "130 anni di storie - scrittori e medievisti tra fonti e racconti". Durante la V Settimana di Studi Medievali si susseguiranno incontri con storiografi da Barbero a Cardini, da Manfredini a Ronchey. L'appuntamento con la storia e narrazione della storiografia italiana e dei suoi protagonisti è finalizzato a celebrare un'importante ricorrenza: i 130 anni dell’ Istituto Storico Italiano per il medio evo (ISIME), creato nel 1883 con il nome di Istituto Storico Italiano, che ha contribuito a consolidare il cammino unitario, nato da una storia di diversità e di pluralità, con una continua e preziosa attività scientifica e culturale.
Queste giornate saranno caratterizzate da due cicli di incontri: “Medioevo: quante storie! Dialoghi su storia e narrazione” e “Come pubblicare le storie: 1883...”.
Nel primo ciclo vengono riportati i fatti e le leggende tra verità e finzione, emozione e verosimiglianza: le chiavi del rapporto tra Storia e racconto su cui si confronteranno, tra gli altri, Alessandro Barbero, Franco Cardini, Valerio Massimo Manfredi, Massimo Oldoni e Silvia Ronchey, illustri accademici e al tempo stesso autori di saggi e romanzi apprezzati anche da numerosi lettori non ‘specialisti’.
Nel secondo si racconterà la grande avventura della storiografia italiana e le sue problematiche editoriali nel loro evolversi fino a oggi. A illustrarla saranno importanti studiosi di diverse discipline – storici e filologi, traduttori e letterati – ciascuno con una peculiare sensibilità verso la ‘materia prima’, le fonti, dalla loro ricezione alle modalità d’utilizzo fino alla pubblicazione.

130 ANNI DI STORIE, IL PROGRAMMA:
Martedì 21 maggio, ore 16
Saluti
Rossana Rummo, Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore
Massimo Miglio, Presidente dell'Istituto Storico Italiano per il Medio Evo

Fatti, leggende, racconto
Massimo Oldoni dialoga con Tommaso di Carpegna Falconieri, modera Gabriele Pedullà

Mercoledì 22 maggio, ore 11
Seduzioni biografiche
Franco Cardini dialoga con Teresa Buongiorno, modera Paolo Cesaretti

Buffet

ore 15

Verità e finzione
Alessandro Barbero dialoga con Valerio Massimo Manfredi, modera Silvia Ronchey

Come pubblicare le storie: 1883...
Giovedì 23 maggio, ore 10

Giampaolo Francesconi - Francesca Roversi Monaco
Quante storie: conclusioni per continuare

Gian Mario Anselmi
La sensibilità dei traduttori. Il Risorgimento e oltre

Vincenzo Fera
La sensibilità dei filologi. Da Monaci a oggi

Caffè

Gianmaria Varanini
La sensibilità degli storici. Fonti documentarie e scrittura storiografica

Francesco Tateo
La sensibilità dei letterati. Metodo storico e letteratura storiografica

I RELATORI: Tommaso di Carpegna Falconieri è ricercatore e docente di Storia medievale all’Università degli Studi di Urbino. Ha scritto numerosi libri, articoli e saggi in riviste accademiche nazionali e straniere e nelle diverse opere che fanno capo all’Istituto della Enciclopedia Italiana (Dizionario Biografico degli Italiani, Enciclopedia dei Papi, Federiciana). Tra i suoi libri: “Il clero di Roma nel medioevo” (Viella 2002); “Cola di Rienzo” (Salerno Editrice 2002) che ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio nel 2003; “L’uomo che si credeva re di Francia” (Laterza 2005), tradotto e pubblicato negli Usa dalla University of Chicago Press; “Medioevo militante” (Einaudi 2011), che ha vinto il Premio Italia Medievale 2012 e ricevuto la Menzione speciale della giuria” del Premio Internazionale Ascoli Piceno 2012.
Massimo Oldoni è ordinario di Lingua e Letteratura Mediolatine e Filologia mediolatina all’Università di Roma1 “La Sapienza”. Ha anche insegnato in varie Università in Italia e all’estero (tra cui Monaco di Baviera, Heidelberg, Berkeley, Aix-en-Provence). Dirige dal 1975 “Nuovo Medioevo”, Collana di studi e testi (Liguori Editore). E’ tra i fondatori, nel 1991, di “Galassia Gutenberg”-Salone del Libro di Napoli. Nel 1986 ha avuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio. Ha collaborato con sue trasmissioni ai Programmi Culturali della RAI. Auotr di importanti testi sulla fantasia e l’immaginario dei secoli X-XIV e sull’eredità classica nella cultura delle società comunali di XII-XIV secolo. Fra i suoi libri: Italia e Bisanzio alle soglie dell’Anno Mille (2000); Culture del Medioevo. Dotta, popolare, orale (2001); Gregorio di Tours, La Storia dei Franchi (2005); Gerberto e il suo fantasma (2008), Giovanni di Hildesheim e la Storia dei Re Magi (2009). Ha scritto anche sceneggiature, radiodrammi, libri di poesia e saggi di letteratura contemporanea, tra cui: La nicchia e l’orizzonte (1986, Premio “Alfonso Gatto”); Il guerriero di Spira (1990); Calle del fumo (2003); I fiori di Terezin. Poesie 1965-2011 (2012).
Teresa Buongiorno è giornalista e scrittrice. Laureata in Lettere all’Università di Roma La Sapienza, con una specializzazione in Storia Medioevale, si è occupata di servizio sociale prima di optare per il giornalismo dove si è occupata soprattutto di letteratura, cinema e televisione. A partire dagli anni Settanta si è interessata della produzione per ragazzi cinematografica, televisiva, editoriale, scolastica e teatrale. Per quindici anni ha firmato una rubrica fissa del TV Radiocorriere dedicata alla cultura dell’infanzia. Pioniera in Rai negli anni Settanta ha curato programmi televisivi per ragazzi, lavorando con Gianni Rodari, Emanuele Luzzati e Marcello Argilli. Per la Eri-Edizioni Rai ha curato i trentasette quaderni di “La Scuola si aggiorna” nell’ambito della convenzione Rai-Ministero Pubblica Istruzione (1990-1993). Collabora ad “Andersen. Il mondo dell’infanzia” dove ha una rubrica fissa, a Li.B.e.R, LG Argomenti, Tuttoscuola e ad alcuni programmi radiofonici, sia per la Rai che per la Radio Svizzera Italiana. A partire dal 1977 ha pubblicato una serie di libri per ragazzi che sono stati tradotti anche all’estero e hanno ricevuto numerosi premi.
Franco Cardini è professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze e presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane. È Directeur de Recherches presso l'École des Hautes Études di Parigi ed è stato Gastprofessor nella Freie Universität di Berlino. Ha insegnato in diverse università italiane e straniere (Harvard University, Paris VIII – Vincennes, Alcalá de Henares). Nel 1994 ha vinto il Premio Tevere per la Storia. Uomo eclettico, dalle molteplici inclinazioni, studioso, scrittore, giornalista e politico, è riuscito a trovare una sua dimensione in tutti questi ambiti conciliando con stile idee e posizioni che ai più risulterebbero antitetiche e provocatorie. Tra le sue numerose pubblicazioni: “Arianna infida” (Medusa, 2013), Il Turco a Vienna (Laterza 2011); La vera storia della Lega Lombarda (2008); “Le radici perdute dell’Europa”, con Sergio Valzania, (2006); “Europa e islam. Storia di un malinteso” (Laterza 2003). Ha pubblicato con Mondadori i saggi biografici “Il Barbarossa” (1999), Giovanna d’Arco (1999), Francesco d’Assisi (1996) e i romanzi “Il signore della paura” (2007) e “L’avventura di un povero crociato” (Mondadori 1998).
Paolo Cesaretti è docente di Civiltà Bizantina e incaricato di Storia Romana all’Università di Bergamo. Traduttore di Procopio di Cesarea (Storie segrete , BUR 1996), ha pubblicato numerosi articoli e volumi di storia e filologia bizantina e ha curato le edizioni italiane di varie opere di riferimento, fra le quali La civiltà bizantina di C. Mango, (Laterza 1991) e, con M. Andaloro, Alle origini dell'arte bizantina di E. Kitzinger (Jaca Book 2005) . Un particolare risultato di narrative non fiction è stato conseguito dai due suoi saggi, tradotti in varie lingue straniere, incentrati su Teodora e Agnès/Anna imperatrici di Bisanzio e sui contesti storici segnati dalla loro impronta. Tra i suoi scritti: “Teodora. Ascesa di un’imperatrice” (Mondadori 2001), Premio Grinzane Cavour 2002 per la saggistica e Premio “Ravenna attraverso le sue pagine”; “L’impero perduto” (Mondadori, 2006) e con Silvia Ronchey, “Storia di Barlaam e Ioasaf. La Vita bizantina del Buddha” (Einaudi 2012).
Alessandro Barbero è professore ordinario di Storia medievale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale. Collabora con la RAI, i quotidiani La Stampa e Il Sole 24Ore, il mensile “Medioevo” ed è nel comitato di redazione della rivista“Storica”. Dirige la “Storia d'Europa e del Mediterraneo” della Salerno Editrice ed’ stato insignito del titolo di “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres” dalla Repubblica Francese. Tra le sue numerose pubblicazioni: per Laterza, “Prigionieri dei Savoia” (2012); “Lepanto. La battaglia dei tre imperi” (2010); “Benedette guerre. Crociate e jihad” (2009); “Carlo Magno. Un padre dell'Europa” (2000); Dizionario del Medioevo, con Chiara Frugoni (1998); per RaiEri Rizzoli, “Dietro le quinte della Storia” (2012) con Piero Angela. É anche autore di romanzi, tra cui “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo”, Premio Strega 1996, tradotto in sette lingue, e “Gli occhi di Venezia” (Mondadori 2011).
Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore italiano, laureato in lettere classiche all’Università di Bologna è subito entrato nel mondo dell'archeologia, specializzandosi in topografia del mondo antico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove ha insegnato dal 1980 al 1986 per poi iniziare un’intensa carriera accademica prima all’Università di Venezia e quindi presso prestigiose università americane fino alla Loyola University of Chicago, all’Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano. É autore di numerosi romanzi storici di successo e anche di soggetti e sceneggiature per cinema e televisione, dove ha condotto programmi di divulgazione storica su Rai e La7. La sua trilogia “Alexandros” è stata acquistata da Universal Pictures e dal suo romanzo “L’Ultima legione” Dino De Laurentiis ha realizzato l’omonima pellicola . Ha scritto la sceneggiatura del film sull’assedio di Vienna del 1683 (appena uscito) e ha adattato per il cinema Le Memorie di Adriano di M.Yourcenar per John Boorman.
Silvia Ronchey, è professore di Filologia classica e Civiltà bizantina all’Università di Siena. Collabora al quotidiano La Stampa, all’inserto Tuttolibri e a programmi culturali della Rai. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo “Ipazia. La vera storia.” (Rizzoli 2010), “Il guscio della tartaruga” (Nottetempo, 2009), “L’enigma di Piero. L’ultimo bizantino e la crociata fantasma nella rivelazione di un grande quadro” (Rizzoli 2006), e “L’aristocrazia bizantina” (Sellerio 1999), scritto con il grande bizantinista Alexander Kazhdan. Presso Einaudi ha pubblicato “Lo Stato bizantino” (2002), “Storia di Barlaam e Ioasaf. La Vita bizantina del Buddha” (2012) con Paolo Cesaretti e il “Il romanzo di Costantinopoli. Guida letteraria alla Roma d’Oriente” (2010) con Tommaso Braccini, con cui ha curato l’edizione italiana de “Il mondo bizantino”.
(di Redazione - del 2013-05-20) articolo visto 6566 volte
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