LA VERGINITÁ COME VALORE MORALE?
In Italia e nel resto del mondo sono sempre più le donne che si sottopongono ad un intervento chirurgico per recuperare la propria verginità in vista del matrimonio
Un intervento chirurgico del tutto particolare. Un intervento ginecologico di appena 20 minuti, un’operazione semplice, per ridiventare vergini. Le ragazze hanno tra i 18 e i 30 anni. Decidono così di ripresentarsi vergini all’uomo con cui hanno deciso di unirsi in matrimonio, mettendo una pietra sopra alla vita sessuale precedente al matrimonio.
Fino agli anni ‘50 in alcuni Paesi in particolar modo del sud Italia la donna doveva stendere il lenzuolo con la macchia di sangue dopo la prima notte di matrimonio, per far vedere al marito, ma anche a parenti e vicini, la prova della sua verginità. Si tratta esattamente dello stesso fenomeno.
Addirittura capita che in clinica si rechino donne accompagnate dai loro partner, che vogliono verificare la verginità delle loro giovani mogli in caso di mancato sanguinamento nel corso del primo atto sessuale, fenomeno che si verifica in molti casi.
Molti sociologi hanno definito il fenomeno come una vera e propria rivoluzione sessuale inversa a quella conosciuta, nonostante sia poco paragonabile al modello occidentale poiché priva di contenuti femministi o di ideologie politiche di sinistra.
Paradossalmente però l’attuale cosiddetta rivoluzione sessuale trova le donne in condizioni socio-economiche ben più deboli rispetto a 20 anni fa, in una società in cui sono sempre più promossi i valori prettamente maschili che meglio si addicono alla transizione e al capitalismo selvaggio.
In tale contesto la verginita' viene rivista come una virtu',molti giovani, sia maschi che femmine, stanno riscoprendo la verginità.
Allora esiste un valore intrinseco a qualcosa considerato di non valore,o come valore solo virtuale?
Probabilmente si puo' pensare che tale tema sia un rigurgito di fondamentalismo cristiano ma nel prenderne atto, dovremo analizzarne le motivazioni. Tra esse c'è sicuramente la moda del momento, come anche certamente che vi siano implicati motivi profondi, da valutare sia psicologicamente sia sociologicamente.
In un contesto attuale li dove la perdita di valori e' diventata purtroppo normale la riscoperta di un valore assume la connotazione di una pseudomoralita'. Le mode sono sempre state un grande sostegno alla fragilità dell'Ego più che alla debolezza dei valori nell'incertezza congenita dell'uomo.
(di Antonello Laiso - del 2013-10-14)
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