LA PERDITA DEL LAVORO: STRATEGIE PER RIPARTIRE
Soluzioni per cercare di affrontare al meglio questa condizione
La crisi economica che sta attraversando questo periodo storico, ci porta sempre più spesso a confrontarci con la dura realtà legata alla perdita del posto di lavoro. Gli alti tassi di disoccupazione riguardano non solo i giovani, ma anche chi si trova a metà o verso la fine del proprio cammino lavorativo. É una realtà che fa vacillare tutte le nostre certezze e che ci costringe, per forza di cose, a rimetterci in discussione. Uscire da un momento di crisi non è mai semplice e immediato, ma non è neanche impossibile.
La perdita del lavoro è un vero e proprio evento traumatico che incide profondamente su diversi aspetti della vita di una persona, da quello strettamente legato a una mancanza di soldi per poter vivere e provvedere al proprio sostentamento oppure a quello della famiglia e dei figli, ad aspetti psicologici e sociali, legati alla percezione di sé. Proprio per questi motivi è fondamentale porre attenzione agli aspetti negativi che possono incidere sul benessere psicologico, in quanto possono creare delle forme di disagio emotivo oppure aggravare quelle già in atto.
L’identità sociale riguarda il modo in cui un individuo si percepisce e costruisce se stesso sulla base di un’ appartenenza a determinati gruppi sociali come ad esempio il lavoro, la classe sociale, il livello culturale ecc.. I diversi ruoli che andiamo a ricoprire vanno a costruire una rappresentazione di sé, una base solida di sicurezza e autostima fondamentali per l’integrazione sociale. Molto semplicemente possiamo dire che il lavoro e il ruolo che ricopriamo rappresentano il nostro biglietto da visita, il nostro chi siamo.
Incredulità, senso di fallimento, vergogna, sconforto generale, angoscia, disorientamento, ansia, scarsa fiducia in se stessi, sono alcune delle emozioni e dei pensieri negativi che chi perde il posto di lavoro si ritrova suo malgrado a sperimentare, giungendo spesso ad attribuirsi la responsabilità di ciò che è accaduto. Questi sentimenti negativi possono essere somatizzati, cioè espressi attraverso il nostro corpo come ad esempio mal di testa, mancanza di appetito, insonnia e nei casi più gravi si può arrivare a situazioni di depressione, ansia e problemi con droghe o alcol. Conseguenze psicologiche per le quali è fondamentale concedersi il giusto tempo per poterle elaborare e che possono essere amplificate dalle caratteristiche di personalità di ogni individuo. Ciascuno di noi infatti tende ad elaborare in modo diverso le nuove situazioni che si trova ad affrontare, utilizzando certi schemi e strategie rispetto ad altri.
Ecco come cercare di affrontare al meglio questa condizione.
- Accettare la realtà. Non negare tutte le sensazioni negative che fanno parte di noi. Perché spesso rabbia, paura e dolore, vivendole in modo adeguato e all'interno di un ottica funzionale possono aiutarci a ricominciare.
- Mantenere la propria routine quotidiana. Non perdere le proprie abitudini cercando di mantenere i ritmi della giornata alzandosi presto, uscendo, prendendosi cura di se e tenendosi informati tramite giornali, internet e televisione.
- Saper chiedere aiuto. Spesso si assiste a un progressivo isolamento e a una crescente passività nei confronti di familiari, amici e conoscenti e senza rendersene conto si entra a far parte di un vero e proprio circolo vizioso. La giusta strategia consiste nell'evitare di isolarsi e mantenere i contatti. E' anche possibile rivolgersi a uno specialista. Tramite l'aiuto e il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta è possibile lavorare per una riattivazione delle risorse e strategie positive per trovare una nuova stabilità sia psicologica che lavorativa.
- Percorso di ri-orientamento al lavoro. Per poter iniziare un percorso di ricerca di un nuovo impiego potrebbe essere utile fare un bilancio delle proprie competenze per poter intraprendere un percorso di ricerca. Anche un corso di formazione potrebbe essere utile per acquisire nuove competenze e aprirsi a nuovi percorsi lavorativi.
É fondamentale mantenere adattabilità e vedersi come soggetti capaci di agire. Tutto ciò è possibile farlo mantenendo una rete significativa di relazioni e sfruttando le proprie risorse emozionali e cognitive.
(di Dott.ssa Chiara Alcini, Dott.ssa Di Blasio Carmela e Dott.ssa Grazia Angelucci - Associazione Forensics Psychè www.psicologa-pescara.com - del 2014-02-20)
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