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Italo Film

ITALO: LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE

Dal 15 gennaio nei cinema italiani. Bocci: “Questa non è una fiaba ma una storia vera”. Fonte: www.newscinema.it

ROMA - Si è tenuta ieri a Roma presso l’Hotel Bernini la conferenza stampa di presentazione di Italo. Il film diretto da Alessia Scarso ed interpretato da Marco Bocci, Elena Radonicich e Barbara Tabita Italo racconta la storia vera di Italo, un cane straordinario che nel 2009 riuscì a conquistare l’affetto della provincia di Ragusa al punto da meritare la cittadinanza onoraria. Italo verrà distribuito da Notorious Pictures e da oggi, 15 gennaio, è presente in tutti i cinema italiani.

Di seguito le dichiarazioni della regista Alessia Scarso e degli interpreti Marco Bocci, Elena Radonicich e Barbara Tabita:

Perché ha deciso di raccontare questa storia?

Alessia Scarso: Italo è un cane randagio che è vissuto in Sicilia in provincia di Ragusa. Nel 2009 è diventato il beniamino della città, il sindaco gli ha messo un microchip ed è diventato il simbolo di Scicli. Aveva delle abitudini incredibili. Si alzava ed andava a messa, prendeva i bambini a scuola, partecipava ai funerali e scortava perfino una ragazza fino a casa ogni volta che finiva di lavorare. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, pensava fossi una turista e mi accompagnò nella mia passeggiata per la città. Abbiamo usato tutti questi fantastici aneddoti ed è nata questa storia.

Perché avete deciso di prendere parte a questo film?

Barbara Tabita: Sono siciliana e conoscevo la storia di Italo. Quando Alessia mi ha chiamato e mi ha mandato la sceneggiatura ho accettato subito. Il mio personaggio è una sorta di divertente mix tra Crudelia De Mon e un assessore siciliano che stimo tantissimo. La storia è meravigliosa ed è stato fantastico far parte di questa incredibile squadra composta da sole donne. Abbiamo lavorato tantissimo e abbiamo vissuto la vita di Scicli, una esperienza incredibile.

Marco Bocci: É vero, la troupe era composta da sole donne. Gli unici uomini eravamo io e Tomak che finivamo col passeggiare per la città. Scherzi a parte è stato fantastico partecipare a questo film.

Elena Radonicich: Non conoscevo la storia, ho letto la sceneggiatura e l’ho amata molto. Sono cresciuta in provincia ed è stato interessante vivere una provincia diversa dalla mia. Nella mia infanzia poi il rapporto con gli animali è stato essenziale. É bello imparare ad amare il prossimo vivendo un rapporto con un animale.

Come è stato lavorare con dei bambini?

Marco Bocci: É stato molto più semplice di quanto si possa pensare. I bambini e i ragazzi erano molto emozionati ma lavoravano come professionisti. Quando una troupe cinematografica arriva in una cittadina si crea una atmosfera magica e si percepisce subito l’importanza della cosa. Ma loro erano bravi, sapevano sempre le battute a memoria. L’unica difficoltà è stata non coccolare il cane. Perché una delle regole più ferree quando si lavora con i cani è quella di ignorarli sennò si distraggono. E per chi come me ama i cani era veramente difficile doverlo ignorare. Una cosa poi che ci tengo ad aggiungere è che questo film non è una favola ma un fatto di cronaca realmente accaduto. É incredibile ma è così.

Elena Radonicich: Io interpreto la maestra quindi ho tante scene con i bambini. A volte facevano gruppo e mi rendevano la scena veramente difficile da girare perché quando non venivano inquadrati dalle telecamere si mettevano a fare linguacce e tutto il resto. Ma sono stati tutti bravissimi. Lavorare con i bambini è divertente e ti mette di fronte ai limiti in modo clamoroso.

Barbara Tabita: Io interpreto la mamma del ribelle. Inizialmente il ragazzino era terrorizzato da me. Ma è nato subito un rapporto madre-figlio di altri tempi. Quando sono ritornata a Scicli mi sono emozionata perché i piccoli protagonisti del film sono cresciuti tantissimo.

Cosa pensa di Scicli?

Alessia Scarso: Siamo molto grati a Scicli per averci regalato questa incredibile storia. La produzione e la distribuzione del film hanno così organizzato una prima speciale a Scicli dove ci sarà anche la cuccia del vero Italo.

Quale è il vostro rapporto con i cani?

Barbara Tabita: Non ho mai avuto animali in casa. Per esigenze di copione dovevo odiare Tomak. Ma dopo una intera notte passata al suo fianco per girare una scena è decisamente cambiato il mio rapporto con i cani.

Marco Bocci: Io amo i cani. Mi sono sempre piaciuti. Inoltre da un po’ di tempo mi prendo cura di un cane ed è una esperienza bellissima.

Elena Radonicich: Sono cresciuta in campagna ed ho avuto diversi cani. Ho perfino lavorato in un canile. Diciamo che sono abbastanza fissata con gli animali, soprattutto cani e gatti. Girare questo film ha solo consolidato il mio già forte rapporto con loro.
(di Carlo Andriani - del 2015-01-15) articolo visto 3657 volte

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