NUOVO DISEGNO DI LEGGE SULLA PROSTITUZIONE
Il DDL n.1079 può risolvere il problema delle prostitute nelle strade delle città italiane, forse sì, ma certo non regola la prostituzione come avviene in altri paesi dell’Unione Europea
Indubbiamente il Ministro delle pari opportunità, che propone il disegno di legge in oggetto indicato, è stata mossa dalla necessità di dar credito alle proteste di tanti cittadini Italiani che hanno visto trasformare le strade dove abitano in veri e propri postriboli a cielo aperto. Certo è facile tacciare di perbenismo eccessivo chi si lamenta delle prostitute sotto casa, il più delle volte distintamente vestite, ed oramai presenti a tutte le ore del giorno e della notte ma……di solito chi manifesta tali critiche nei confronti di cittadini costretti a vivere questa realtà, è chi vive ben lontano dai luoghi pubblici ove vi sono prostitute e transessuali che esercitano “il mestiere più vecchio del mondo”.
IL NUOVO DISEGNO DI LEGGE - Il predetto disegno di legge, contiene modifiche alla legge 20.2.1958 n.75 (famosa o famigerata legge Merlin) e statuisce sanzioni dure a clienti e prostitute (ammenda da euro 200,00 ad euro 3.000,00) che svolgono i loro affari per strada. Inoltre il suddetto DDL, modificando l’art.600 bis del codice penale, giustamente statuisce sanzioni molto gravi a carico di chi recluti o induca alla prostituzione una persona di età inferiore ai diciotto anni, oppure sfrutti la prostituzione di minori (reclusione da sei a dodici anni e multa da euro 15.000,00 ad euro 150.000,00). Viene punito più gravemente anche chi compie atti sessuali con minori con promessa di dazione di denaro in cambio di tali prestazioni (da sei mesi a quattro anni di reclusione e da 1500,00 euro a 6.000,00 euro di multa). I minori stranieri che verranno scoperti a prostituirsi saranno affidati alle loro famiglie d’origine oppure ad organizzazioni umanitarie. Più gravi saranno anche le sanzioni per i reati di associazione a delinquere ai fini del reclutamento ed induzione alla prostituzione (da due a sei anni di reclusione), e per sfruttamento della prostituzione (da quattro ad otto anni di reclusione).
DISEGNO UTILE MA… - Nulla da dire, l’inasprimento delle pene è giusto e serve per cercare soprattutto di combattere il fenomeno dello sfruttamento di tante ragazze extracomunitarie, costrette dai loro aguzzini a prostituirsi in Italia lungo strade e piazze pubbliche….però, non risolve il problema di regolamentare una volta per tutte la prostituzione. Voci di popolo hanno riferito che una onorevole abbia detto, al momento della presentazione del DDL al Senato della Repubblica, di rabbrividire all’idea di vendere il proprio corpo per denaro.
Già, belle quanto inutili parole, la prostituzione è veramente il mestiere più antico del mondo, è sempre esistita e sempre esisterà e non si può certo sperare di combatterla solo a colpi di sanzioni penali. Infatti, il problema si sposterà dalle prostitute in mezzo alla strada a quelle in appartamento, con i disagi che ciò potrebbe causare agli altri inquilini dello stabile. Occorre, allora, fare una retromarcia rispetto alla ormai obsoleta legge Merlin e dare un’occhiata a come hanno affrontato e risolto il problema molti paesi dell’unione europea. Un vecchio brocardo* sostiene che se non puoi combattere il nemico fattelo amico, molto probabilmente così è successo in Germania ed in Austria. In tali nazioni, che certo non sono incivili, esistono da anni le cosiddette case di tolleranza in quartieri a luci rosse, e chi vuole esercitare la prostituzione lo può fare nel rispetto della legge e soprattutto non recando disturbo e molestia a vicini di casa. Le prostitute pagano regolarmente le tasse e sono soggette a controlli sanitari, che in tal modo limitano il rischio della diffusione di malattie veneree di qualsivoglia tipo. Per molti scegliere tale sistema sarebbe però compiere un notevole passo indietro rispetto alla legge Merlin che era tesa a combattere lo sfruttamento delle donne, ma, forse, bisognerebbe dare atto che la legge Merlin non è riuscita nel suo intento, perché oggi il fenomeno della prostituzione selvaggia è veramente terribilmente diffuso nelle nostre cittadine.
TORNARE INDIETRO? PERCHE’ NO? - Un passo indietro non farebbe male a nessuno, e forse sarebbe proprio di grande aiuto per quelle persone, purchè maggiorenni, che vogliono prostituirsi, sempre che ciò sia per loro esclusiva scelta, e limiterebbe anche i numerosi delitti e violenze che vengono compiuti ogni anno da sfruttatori o maniaci a carico delle malcapitate ragazze che si prostituiscono sulle strade. Certo è necessario che vi siano seri controlli per evitare che siano indotte alla prostituzione persone che tutt’altro vogliono fare nella loro vita. Il DDL è il primo passo avanti per risolvere questo annoso problema speriamo ne seguano altri più concreti.
(di Avv. Luigi Del Gallo - del 2008-11-13)
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