SOLARE TERMODINAMICO, VANTAGGI E INCENTIVI
Inizia ad attecchire il solare termodinamico, in grado di produrre energia e assicurare standard elevati in fatto di efficienza e affidabilità
Negli ultimi anni si è parlato molto di energie alternative, soprattutto di fotovoltaico e di energia solare, sia perché diventano sempre più pressanti le problematiche ambientali, che per la crisi che ha colpito soprattutto i consumi energetici. Ci sono infatti moltissimi vantaggi, soprattutto per quello che riguarda la possibilità di poter evitare di utilizzare le fonti di energia tradizionali, più inquinanti e soprattutto, sempre più rare. Come confermato da
fotovoltaico sul web, tra le ultime tecnologie proposte c’è il solare termodinamico, che da alcuni anni sta iniziando a diffondersi per la produzione di energia elettrica pulita, con molta più efficienza e affidabilità, anche per quello che riguarda la resa termica e il calore.
SOLARE TERMODINAMICO: NUOVE TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE - Il solare termodinamico, chiamato anche solare a concentrazione ha la capacità di trasformare l’energia termica in energia elettrica. È una tecnologia che assorbe le radiazioni solari in modo da riscaldare un fluido termovettore, cioè una sostanza che accumula e trasmette il calore, come un olio minerali, gas oppure sali fusi. Questo fluido genera energia meccanica e quindi, di conseguenza, energia elettrica.
Questa tecnologia sfrutta diverse tipologie di impianti: a collettori parabolici lineari; a torre centrale, o dish-stirling. Nel primo caso si parla di sistemi con file di collettori a forma di parabola che riflette le radiazioni che poi vengono concentrare un tubo ricevitore dove si trova il fluido. Nel secondo caso si utilizzano i cosiddetti eliostati, cioè degli specchi riflettenti che seguono il movimento del sole e che riflettono i raggi su un ricevitore posizionato su una torre. Nel terzo caso l’impianto utilizza una parabola riflettente che concentra le radiazioni su un ricevitore detto stirling.
VANTAGGI E SVANTAGGI DEL SOLARE TERMODINAMICO - Diversamente dagli impianti solari e fotovoltaici grazie al solare a concentrazione è possibile produrre acqua calda sia per l’impianto idrico di un’abitazione, che per la produzione di energia elettrica. È possibile infatti raggiungere facilmente i 6000°C, calore che viene utilizzato come fonte energetica. Questo sistema ha inoltre il vantaggio di poter avere una resa molto alta anche quando non c’è sole, visto che i serbatoi riescono a accumulare il calore, permettendo un’autonomia molto lunga.
Un impianto solare termodinamico ha inoltre una resistenza molto alta, riuscendo a durare nel tempo, con una garanzia uguale a quella degli impianti fotovoltaici, cioè di 20 anni. Come è ovvio, è necessaria un’attenta manutenzione e pulizia. Lo svantaggio però è proprio nel costo, non ancora accessibile a tutti e di molto superiore agli impianti solari tradizionali. Il prezzo complessivo infatti parte dai 2.500 fino ai 5.000 per un sistema a collettori pieni per un’unità familiare standard, ma può salire a 4.000 per un sistema a pannelli piani vetrati, e se si decide di integrarlo con il riscaldamento, il costo può aggirarsi attorno ai 4.500-9.000 euro. A questi poi si aggiungono i costi di installazione che si aggirano attorno ai 1.500 euro. Ovviamente va sempre ricordato che con il tempo è possibile ammortizzare i costi in 5-10 anni. È inoltre possibile sfruttare degli incentivi.
INCENTIVI ANCHE PER IL SOLARE TERMODINAMICO - Conto Energia, il programma europeo per le incentivazioni per le energie alternative, prevede alcuni contributi per chi decide di utilizzare anche gli impianti solari termodinamici. È possibile infatti usufruire di incentivi per un periodo di 25 anni con le tariffe che restano costanti per tutto il periodo. Possono usufruire di questi aiuti tutti quelli che hanno un impianto costruito dopo il 18 luglio 2008 e che rispettano i requisiti che prevedono l’utilizzo di un fluido termoconvettore non classificato come tossico, che sono dotati di un sistema di accumulo superiore ai 1,5 kWh/m2 e di superficie captante di più di 2.500 m2, e nel caso questa sia superiore ai 10.000 m2, siano dotati di un sistema di accumulo.
(di Redazione - del 2015-03-25)
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