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Mutui al via

MUTUI AL VIA, RIPRESA REALE

Da Bankitalia una ventata di modesto nottimismo, secondo gli analisti è finalmente iniziata la crescita del mattone

Il settore immobiliare può ricominciare a guardare avanti con fiducia, sempre che sia disposto a mettere da parte le pretese di una ripresa fuori da ogni logica del mercato, così come era avvenuto nel periodo pre-crisi. Chi aveva parlato di una bolla speculativa immobiliare ha quindi avuto sostanzialmente ragione, per cui per veder tornare i prezzi medi ‘ante 2008’ bisognerà attendere oltre un decennio, ma ciò non toglie ottimismo anche per l’immediato futuro.

A sostenerlo è la Banca D’Italia che, analizzando l’andamento delle compravendite, ha individuato chiari segnali di dinamismo, il che è una condizione estremamente favorevole anche per la ripresa dell’economia reale. A giungere alla stessa conclusione, anche gli studi di analisi delle principali agenzie immobiliari (e anche centri di ricerca indipendenti come Scenari immobiliari), che traggono le proprie conclusioni dall’esperienza diretta, soprattutto riferendosi all’ultimo anno circa.

Le previsioni di Scenari Immobiliari, a sorpresa, risultano le più rosse di tutti, con un trend di crescita, delle compravendite, e dei prezzi, che nel 2015 e nel 2016 sono destinati a salire ad un ritmo decisamente più soddisfacente rispetto all’andamento del Pil nazionale. Secondo il centro studi, nel 2015, la ripresa del mercato immobiliare segnerà un +3,7%, andando molto meglio della Francia, che si fermerà ad un più modesto 1,2%, e della Germania che si fermerà al 2,5%. Meglio dell’Italia, tra i Paesi europei, l’Inghilterra, con un +6%.

Nel 2016 la situazione dovrebbe addirittura migliorare, con una crescita italiana del 7,2%, leggermente superiore alla media europea fissata al 7%. Rispetto agli altri Paesi della zona Ue, l’Italia farebbe ancora meglio di Francia, Germania e Inghilterra (che rispettivamente avrebbero una crescita stimata del 6,5%, 4,2% e 5%), ma alle spalle della Spagna che arriverebbe ad un ottimo 13%.

Come conciliare però le valutazioni e le previsioni di Scenari Immobiliari, con quelle della Banca di Italia? Basta focalizzare l’attenzione sui vari settori coinvolti, per vedere che effettivamente non ci sono discrepanze. Infatti la crescita interessante per Scenari Immobiliari sarebbe principalmente dovuta al comprato commerciale e agli investimenti esteri immobiliari, mentre quello residenziale continua ad arrancare, a causa di una percentuale di invenduto molto elevata, anche se il crollo dei prezzi, anche in grandi città, sta lentamente facendo ripartire la macchina delle compravendite (oltre che le domande di accesso al mutuo prima casa).

Banca di Italia invece si è concentrata soprattutto sulla situazione degli immobili ad uso abitativo, condividendo la stessa opinione degli esperti del centro studi e ricerca indipendente, ovvero che per il momento bisogna accontentarsi del fatto che il mattone stia uscendo dalla situazione di stagnazione in cui si è trovato per quasi tutti e 7 gli anni della profonda crisi, per poi crollare sulle quotazioni negli ultimi tempi.
(di Redazione - del 2015-04-20) articolo visto 2157 volte

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