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Darwin riflessioni

DARWIN: PILLOLE DI RIFLESSIONE

"Non è la specie più forte a sopravvivere e nemmeno quella più intelligente, ma la specie che risponde meglio al cambiamento"

Il 19 aprile 1882 moriva a Down nel Kent, Inghilterra, Charles Darwin, il padre della teoria dell'evoluzione delle specie. Nato nel 1809 a Shrewsbury nello Shropshire, Darwin fu un esploratore, geologo e naturalista inglese. Dopo diversi tentativi di avvicinamento agli studi umanistici manifestò un serio interesse per la scienza pur laureandosi a Cambridge in Teologia. Tra il 1831 ed il 1882 pubblicò numerose opere quale risultato dei suoi viaggi intorno al mondo a bordo della nave Beagle. E' sepolto nell'Abbazia di Westminster a Londra.

Egli scrisse tra l'altro:

"Non è la specie più forte a sopravvivere e nemmeno quella più intelligente, ma la specie che risponde meglio al cambiamento"

Il concetto espresso da Darwin può essere considerato opinabile oppure verosimile o altro ancora ma non una verità assoluta. Tuttavia sembra quasi una tautologia. Infatti: chi risponde meglio al cambiamento? una combinazione tra forza e intelligenza? o tra forza e mediocrità intellettiva? o ancora, tra intelligenza e labilità fisica o semplicemente una specie primordiale? I tempi da Darwin in poi sono cambiati e con essi è cambiato il mondo: la tecnologia, frutto dell'intelligenza è progredita in modo esponenziale e le infrastrutture naturali sono in pari regressione.

Dipende dalla intensità del cambiamento: tra il Giurassico ed il Cretaceo si sono estinte migliaia di specie a causa di eventi esterni straordinari ma i mammiferi sono sopravvissuti ed erano i più deboli ma più intelligenti di un Tirannosauro o di un Velociraptor. Oggi la creatura fisicamente più debole è l'uomo ma è l'unico in grado di arginare o contenere passabilmente ogni forma o quasi di fenomenologia naturale. Questo status chiama in causa anche un altro elemento che è la "scelta" o la "volontà" di adottare o no alcuni rimedi essenziali al cambiamento se inteso in senso peggiorativo come l'aforisma darwiniano lascia intendere. Ma questa è una peculiarità dell'uomo e non di tutte le specie viventi che la controbilanciano con il proprio istinto.
(di Andrea Cristiano - del 2015-04-21) articolo visto 2126 volte

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