IL PARCO CULTURALE DI F.M. RICCI UN INNO ALL'ELAGANZA
In provincia di Parma è possibile vivere una esperienza di vita all’insegna della cultura e del bello
Un labirinto di eleganti bambù, sta innervando la terra di Fontanellato, paese in provincia di Parma. Il bambù, simbolo che evoca lo scambio culturale tra occidente (Parma) e l’oriente (Cina), è stato voluto da Franco Maria Ricci, editore dell’omonima rivista, grande collezionista e cultore della bellezza.
Il labirinto è stato inaugurato nel dicembre 2014, si estende per un perimetro di tremila metri riempito da centoventimila bambù. Il bambù è una pianta robusta, non si ammala, non patisce il freddo e purifica l’aria dall’anidride carbonica. Il labirinto occupa otto ettari di terreno, un quadrato di 300 metri per lato, tre chilometri di percorso totale sotto gallerie vegetali alte cinque metri, perché qui d’estate c’è troppo caldo. Il labirinto è l’attrazione principale di un parco culturale aperto al pubblico e guidato da una fondazione. Il labirinto ha una finalità estetica, percorrendolo si dovrebbe vivere l’esperienza della civiltà della conversazione: quella del Settecento. Il secolo per F.M.Ricci della eleganza che ha visto il diffondersi del carattere tipografico Bodoni, direttore della Stamperia Ducale di Parma, la forma più elegante di stampa a piombo. Come ricorda Ricci «L’uomo bodoniano che è in me, che auspico rinasca e definitivamente sfolgori, trae conforto giorno dopo giorno ricordando e ricordandosi il classicismo. Bodoni e Canova sono i pilastri della visualità e di Bernini: eccone l’estremo sigillo, il busto di Clemente X , (n.b. l’ultimo scolpito da Bernini prima di morire)».
Per Borges, che F.M.Ricci incontrò negli anni 70 del secolo passato a Buenos Aires «Il labirinto è un evidente simbolo della perplessità e la perplessità, è la meraviglia da cui sorge la metafisica, secondo Aristotele. La perplessità per Borges è stata una delle emozioni più comuni della sua vita, come di quella di Chesterton, che disse: “tutto passa ma ci rimane sempre la meraviglia, soprattutto la meraviglia del quotidiano”. Ma che tipo di labirinto è meglio fare per coniugare bellezza del settecento e relazione tra oriente e occidente? Quello cretese a sette spire? O quello romano con angoli retti, suddiviso in quartieri? O perché no quello cristiano a undici spire, che si trova a Chartres?
FMR ha deciso per il secondo, ma modificato da bivi e vicoli ciechi, che simboleggiano le trappole che si trovano conversando e quelle che si devono affrontare vivendo. Lo schema del labirinto, è stato ispirato a due mosaici romani conservati al Museo del Bardo di Tunisi e al Kunsthistorisches Museum di Vienna, mosaici riprodotti a matita dallo stesso Ricci e realizzato dall’architetto Davide Dutto, che ha ricostruito virtualmente il giardino di Polifilo, un labirinto vegetale attorno a un edificio simile al Colosseo.
Al centro dal labirinto di Ricci,è costruita una cappella a forma di piramide, simbolo della Trinità cattolica, ma anche della massoneria, dei rivoluzionari, del laicismo e in generale del mistero. Sempre al centro si può anche accedere alla biblioteca, luogo archetipo della cultura, in stile neoclassico ove troneggiano le opere dei tre pilastri dell’eleganza: Bodoni,Franco Maria Ricci con i suoi volumi tra i quali l’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert, riproposta in diciotto volumi, e le opere dell’editore Tallone, di Alpignano (Torino).
La parte edificata,all’uscita, comprende anche quattro suites arredate con pezzi della collezione Ricci dove si potranno vedere quattrocento fra pitture e sculture da Bernini a Canova, da Hayez a Ligabue, da Carracci a Bartolini. Le suites accoglieranno ospiti a pagamento o autori invitati a tenere conferenze presso la scuola d’arte estiva, che nascerà in seguito. Sono presenti anche due ristoranti per degustare le specialità parmensi.
Il parco permetterà ai visitatori di trascorrere una domenica diversa, di godere delle opere d’arte ma anche di divertirsi
Chi è interessato può consultare la pagina fb: https://www.facebook.com/illabirintodifrancomariaricci
(di Carlo Baratta - del 2015-05-31)
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