THE FASHION WORLD OF JEAN PAUL GAULTIER
#JPG: La retrospettiva del designer più libero e provocatore di sempre al Grand Palais di Parigi
Nel mondo della moda è conosciuto come l’enfant terrible, per quel suo stile provocatorio ed eccentrico che ha definito nel tempo la sua moda fuori dagli schemi. Oggi lo stilista francese Jean Paul Gaultier è celebrato con una mostra-evento a Parigi, nella spettacolare scenografia del Grand Palais, dove fino al prossimo 3 agosto ci si potrà immergere nell’universo fantastico dello stilista.
Organizzata dal Montreal Museum of Fine Arts in collaborazione con la Réunion des musées nationaux – Grand Palais ed ovviamente la Maison Jean Paul Gaultier, la mostra ripercorre la carriera scintillante dello stilista visionario attraverso fotografie, campagne pubblicitarie, bozzetti e capi iconici. Tra questi i memorabili corsetti, che richiamano con immediatezza la sensualità provocatrice, caratteristica distintiva dello stile Gaultier.
L’esposizione itinerante, alla sua decima tappa, ha già conquistato mezzo mondo. Prima Montreal, dove è nata nel 2011, ideata e prodotta dal Montreal Museum of Fine Arts, passando per Dallas, San Francisco, New York, Madrid, Rotterdam, Londra e Melbourne. Ma è nella capitale francese, sede tra l’altro della Maison Jean Paul Gaultier, che l’esposizione si arricchisce di installazioni inedite, oggetti e documenti d’archivio mostrati al pubblico per la prima volta.
La retrospettiva, costruita intorno a 175 outfit di Alta Moda e prêt-à-porter, disegnati dallo stilista dal 1976 al 2015 e alle acconciature create per l’occasione da Odile Gilbert, mostra la visione aperta, dissennata, sensibile e impertinente della realtà attraverso gli occhi del couturier. Un mondo dove ogni persona è libera di esprimere se stessa, senza discriminazioni. Un messaggio di grande valenza sociale espresso, in modo spiritoso, attraverso gli abiti: creazioni androgine che invertono i codici e mischiano generi e culture differenti.
Riguardo alla sua amata città, JPG ha detto: “Sono così orgoglioso di mostrare i miei lavori nella mia città, Parigi. Dalla mia infanzia col mio piccolo orsacchiotto Nana, su cui ho sperimentato tutte le mie idee, fino a oggi. Riflette chi sono”.
Parlando di bambole, queste guideranno il visitatore attraverso la mostra raccontando le storie riguardanti ispirazioni e temi feticcio: santi, righe alla marinara, punk, tatuaggi, giochi di generi e ovviamente corsetti. E la voce di Catherine Deneuve racconta qualcosa sugli iconici schizzi della couture. Le muse sono ovunque: Madonna, Kylie Minogue, Amanda Lear, Björk, Rossy de Palma, Farida Khelfa.
Famosi i fotografi che immortalarono gli sbalorditivi look di Jean Paul Gaultier dalla sua personale etichetta ai suoi anni da Hermès. I visitatori vedranno le testimonianze di Paolo Roversi, Ellen Von Unwerth, Tim Walker, Mert & Marcus, Jean Baptiste Mondino, Steven Meisel, Sølve Sundsbø, Peter Lindbergh, Mario Testino, Inez&Vinoodh, tutti riassunti in un catalogo edito dalla Réunion des Musées Nationaux solo per la mostra parigina.
A rendere l’esposizione ancor più suggestiva, l’innovativa tecnologia realizzata da Denis Marleau e Stéphanie Jasmin, scenografi del Théatre Ubu di Montreal, che anima i manichini con la solita modernità dello stilista francese sorprendono come avveniristici automi fashion, dando vita ancora una volta alle sue creazioni.
Per il curatore Thierry-Maxime Loriot, l’universo di Gaultier è «un universo di tolleranza. Gaultier si sente libero di giocare con la moda, andare oltre gli stereotipi e la tirannia mediatica. La sua moda è avanguardista, incarna le preoccupazioni e le sfide di una società multiculturale, sfida i codici sociologici ed estetici».
Questo profondo viaggio nel mondo di Gaultier è un must del mondo della moda. Un tributo doveroso a uno dei più importanti designer degli ultimi decenni.
Credits: © Courtesy of Réunion des musées nationaux – Grand Palais @ www.grandpalais.fr
(di Rosalba Radica - del 2015-05-31)
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