RAF SIMONS MENSWEAR SPRING SUMMER 2016
PFW: Raf Simons, l’avanguardia delle sagome che catturano lo sguardo
Raf Simons ritorna, presentando la sua collezione uomo primavera/estate 2016 e si muove tra la saggezza della vecchiaia e la bellezza della giovinezza. Un percorso ideale che annoda vecchio e nuovo mischiati in unico racconto.
Il designer belga gioca ancora con i suoi archetipi: l’estrema giovinezza e la saggezza della vecchiaia. Per creare una parata di figure allungate, di forme giacomettiane. Per disegnare la sua gang d’avanguardia.
È il motivo per cui gli invitati guidano per 40 minuti fuori da Parigi per partecipare alla sua sfilata dove tutti stanno in piedi, rimbomba la techno e i modelli camminano con il capo chinato, coperto da un foulard in tartan. Innalzati su una passerella rialzata costruita nel grande spazio industriale, avanzano come se fossero a un rave: per sentirsi giovani, sentirsi underground, sentirsi sexy.
In mano, zaini giganti di nylon borchiato e catene over, massicce e imponenti. I primi a simboleggiare il bagaglio di vita da portarsi dietro. Le seconde a raccontare il legame forte con un passato importante, sensazione confortevole e ambigua degli anni d'oro ormai andati.
Con cappe e teste coperte, la gang di modelli fa fare un salto indietro alle memorie, speranze e sogni di giovinezza del designer. Indosso un puzzle di vecchio e nuovo, un mix di capi recuperati e trasformati scandito da una quarantina di look. Dalle giacche old stile richiuse da una zip al knitwear infeltrito. Dal denim ingigantito e dalla zampa 70s ai gilet minuscoli. Dalle camiciole sfoggiate come giubbino agli overcoat allungati, passando per i bermuda ondeggianti.
In un melting irriverente che sceglie il passato per dipingere il futuro del menswear, lasciando intendere che forse la mossa della moda verso l'androginia è molto più di una moda passeggera.
Raf Simons si conferma un avanguardista nel vero senso del termine. Il suo lavoro rimane radicale e senza compromessi. Riesce a modulare un concetto di mascolinità nuova attraverso una collezione apparentemente complessa. Quindi è stato forse ironico che questa collezione sottolineasse così tanto un'epoca passata, anche se aveva tutti gli elementi della cultura delle gang in cui Simons vive e per cui disegna.
Un melting irriverente che sceglie il passato per dipingere il futuro del menswear.
Credits: ©Courtesy of PR Consulting @ www.prconsulting.net
(di Rosalba Radica - del 2015-07-15)
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