11 NOVEMBRE, LA FESTA DI SAN MARTINO COME TRADIZIONE VUOLE
Tutto quello che non sapevate su S. Martino e la festa dell’11 novembre
Cosa significa il suo nome - Anche se gli è stato dato il nome “Martino” come tributo a Marte (dio della guerra) in realtà, nella sua vita, ha dimostrato esattamente l’opposto: è il protettore dei pellegrini, camionisti e militari, è il patrono di Belluno ed il suo culto è così sentito in Italia che gli sono state dedicate 5.000 parrocchie (ad esempio nella chiesa di castello, a Venezia, è conservata la tibia del santo) e 500 sono i paesi che portano il suo nome.
Cosa centra l’oca - In provincia di Pordenone per la “Cena di S. Martino” il menu’ è a base d’oca (animale intelligente a differenza di quanto si pensa), un’usanza che nasce dalle credenze religiose del “Samiun” (capodanno celtico) mentre nel comune di Scanno (Abruzzo) si sfidano in gare accendendo grandi fuochi (detti “glorie di San Martino”) come anche a Predazzo, in Valle di Fiemme, si fanno danze intorno a focolari accompagnati da suoni di campanacci e a Palermo si preparano i biscotti di S. Martino “abbagnati (chiaramente…..) nn o muscatu”.
La festa dei mariti traditi - La festa di S. Martino ha anche un’accezione più banale infatti, in alcune località, è la festa dei mariti traditi come a Ruviano (foto) o a Roccagorga (Latina) dove si svolge una vera e propria sfilata. Nel sud Italia, come Soriano Calabro, si festeggia portando in tavola il baccalà (usanza tramandata dai Normanni) e, parlando anche dei prodotti dell’autunno, a Castiglione in Teverina dal 7 al 9 novembre il Muvis ospita il festival “San Martino, olio, funghi e vino”.
(di Mariacristina Salini - del 2015-11-11)
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