TERREMOTO IN ABRUZZO: ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
necessità di una rapida ripresa anche in campo giudiziario. Ingiuste le critiche al governo sugli interventi
Questo articolo avrà un tenore diverso dal solito. Sono un abruzzese e mi stringo al dolore dei cari amici e fratelli Aquilani che in questo momento stanno trascorrendo ore veramente terribili. Io possiedo una casetta nell’Aquilano, proprio in una delle zone interessate dal sisma, per fortuna non ha riportato danni almeno sino ad oggi, ed ho tanti amici e colleghi che vivevano a L’Aquila. L’Aquila è diventata in pochi secondi una città fantasma e ferita profondamente, i suoi abitanti tutti. perlomeno i sopravvissuti, sono sconvolti per quanto accaduto e dovranno fare tanta fatica per poter tornare a vivere normalmente. La città nata dai novantanove castelli, la città delle novantanove chiese e dei novantanove campanili e della famosa fontana dalle novantanove cannelle….è adesso vuota e semidistrutta e molti dei suoi abitanti non ci sono più….è il capoluogo di regione dell’Abruzzo, e, a parte i miseri conflitti di campanile in cui può cadere qualsiasi abruzzese nei confronti de L’Aquila, specie se Pescarese come me, siamo tutti atterriti nella nostra splendida regione. L’Aquila immota stabat…non più. In tale gravissima circostanza un piccolo commento, sicuramente favorevole, e di natura giuridica vorrei comunque farlo. La situazione è molto grave, non funzionano più molti uffici giudiziari importanti in Abruzzo. Il più importante di tutti la Corte d’Appello, con sede a L’Aquila, purtroppo è bloccata ed è anche impossibile raggiungere fisicamente il palazzo che ospita la stessa Corte. Certo, si potrà obiettare che di fronte ai morti ed ad una città semi distrutta non ha importanza il funzionamento degli uffici giudiziari. Non è così. Gli uffici giudiziari devono assolutamente riprendere a funzionare il più presto possibile, la macchina della giustizia non può fermarsi per un periodo indefinito pena il caos nella popolazione. Nel frattempo è indispensabile disciplinare la materia in modo che non vi siano decorrenza dei termini di prescrizione sia civile che penale. Il nostro Governo, devo dire, è intervenuto tempestivamente, e con l’art.6 dell’ordinanza citata il Presidente del Consiglio dei Ministri ha sospeso tutti i termini processuali e stragiudiziali per i residenti nella città de L’Aquila sino al 31.12.2009. Certo è stato un provvedimento d’urgenza, emanato subito dopo il sisma e dettato dalla necessità di arginare il possibile caos. Ma è indispensabile che tali termini siano sospesi anche nei confronti di tutti gli avvocati, specialmente gli abruzzesi, che pur non risiedendo a L’Aquila, o non avendo il proprio studio professionale in L’aquila od in una delle zone colpite dal sisma, operano lo stesso nel capoluogo di regione abruzzese. Tutti noi avvocati abbiamo cause pendenti, civili e penali, dinanzi la corte d’appello de l’Aquila, e possiamo anche avere la necessità di dover interrompere i termini di prescrizione stragiudiziali nei confronti di soggetti che abitavano a l’Aquila e che adesso non ci vivono più. Per interrompere i termini di prescrizione stragiudiziali basta una raccomandata a.r. indirizzata al soggetto nei confronti si dovrà far valere un diritto anche giudizialmente ma……a l’Aquila non vive più nessuno, pertanto come posso fare io avvocato di Pescara ad indirizzare la mia raccomandata a.r. per il mio assistito nei confronti di una controparte oramai irreperibile e non certo per sua scelta? Non posso far nulla, ecco perché tale decreto va esteso almeno a tutti gli avvocati abruzzesi solamente per tutte le incombenze che gli stessi devono svolgere nella zona terremotata. Daltronde il consiglio regionale forense e l’associazione magistrati abruzzesi hanno già inviato una dettagliata richiesta in tal senso al ministro di Giustizia che riferirà alla presidenza del consiglio per poter estendere la predetta citata ordinanza a tutti gli avvocati abruzzesi. La mia non vuole assolutamente essere una critica al corretto ed ineccepibile operato del Governo in questa tremenda circostanza. Sono stato a L’Aquila, per aiutare un amico a sgomberare qualcosa dalla sua abitazione danneggiata, ed ho potuto vedere di persona l’efficienza dei soccorsi e la perfetta organizzazione degli stessi sotto la guida del dott. Bertolaso e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, peraltro molto presente nel capoluogo abruzzese, per portare non solo solidarietà ad una popolazione piegata. Sono disgustato, come deve esserlo ogni abruzzese, dal comportamento di chi si è permesso di criticare i soccorsi e l’operato del governo, della protezione civile e di tutte le altre forze di polizia e non presenti nel territorio del sisma….Questi signori, tanto sapienti e tanto bravi a dar fiato alle loro parole dovrebbero provare loro a cercare di organizzare in maniera così tempestiva ed efficiente i soccorsi come hanno fatto il Presidente del Consiglio, il Governo ed il dott. Bertolaso, dubito che vi riuscirebbero. Gli Abruzzesi sono forti e gentili come la loro Regione, forza L’Aquila, siamo tutti con te e speriamo di vederti rinascere presto ancora più splendente ed affascinante di prima.
(di Avv. Luigi Del Gallo - del 2009-05-11)
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