FUMO E CICCHE DI SIGARETTE: EFFETTI NOCIVI SU SALUTE E AMBIENTE
Cicche di sigarette altamente inquinanti come i rifiuti industriali?
Il fumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio per la salute dell'uomo (80 mila morti all'anno in Italia riconducibili ai danni prodotti dalla combustione delle sigarette) e secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rappresenta la principale causa di malattie e di morti evitabili nel mondo e si può definire il fenomeno “Nuova Epidemia (oltre 5 milioni di morti all'anno nel mondo-Doxa 2008).
Certamente è facile iniziare, ma molto più difficile è smettere di fumare. Per questo bisogna insistere sulla prevenzione puntando su obiettivi ben precisi: diminuire il numero di persone che iniziano a fumare e quello dei fumatori, ma anche proteggere, nei luoghi pubblici e nei posti di lavoro, coloro che non fumano.
La prevenzione dei danni derivanti dall'abitudine al fumo deve passare innanzitutto attraverso un informazione obiettiva sugli effetti che esso produce, a partire dai giovani, che sono i soggetti più a rischio sia per i problemi legati all'età adolescenziale, sia perché poco informati. Chi fuma lo fa per i più disparati motivi: per imitazione, per sentirsi più sicuro di sé o perché non può più farne a meno. E' importante innalzare il livello di consapevolezza in merito al fenomeno fumo, preso nella sua globalità, perché più questo aumenta più ci si rende conto dell'impatto negativo delle sigarette sulla propria salute. Forse allora si può decidere di smettere ottenendo immediati vantaggi dalla
diminuzione dei rischi per la salute al miglioramento delle condizioni generali della persona.
Che il fumo faccia molto male alla salute, dunque, lo sanno ormai tutti, ma che esso determini anche un impatto ambientale, da non sottovalutare, è ancora poco noto. Proprio per far conoscere la tossicità delle cicche di sigaretta per l'ambiente, tanto da assimilarle a rifiuti industriali,
è stato reso noto uno studio Enea-AUSL di Bologna.
CICCHE DI SIGARETTE: RIFIUTI PERICOLOSI, MA DIMENTICATI … - In un convegno, svoltosi a Roma il 21 Gennaio 2010,gli esperti dell'Enea hanno presentato i primi dati sugli inquinanti, che vengono dispersi nell'ambiente con i 195 milioni di cicche rette, gettate via dove capita , ogni giorno in Italia ( per un totale di 72 miliardi l'anno).
Dunque non è solo il fumo di per sé, che inquina e minaccia la nostra salute, visto che le sostanze
prodotte da una sigaretta fumata in una stanza sono di gran lunga superiori a quelle contenute nei gas di scarico di un'automobile accesa nella stessa stanza, ma anche i mozziconi sarebbero per noi nocivi e pericolosi. In che modo l'ha spiegato il ricercatore Carmine Lombardi, fra gli autori dello studio con Giuliana Di Cicco e Vincenzo Zagà, dell'Ausl di Bologna: "Le cicche di sigaretta contengono sostanze pericolose altamente inquinanti, alcune addirittura radioattive. I pericoli per l'ambiente e per la salute dell'uomo sono molti. Gli organi più a rischio sono naturalmente i polmoni, anche se le particelle particolarmente sottili rilasciate dai mozziconi di sigaretta riescono a penetrare attraverso i polmoni nel sangue, andando così a interferire con le funzioni cardiocircolatorie".
Secondo il ricercatore, "bisognerebbe trattare in maniera specifica questi rifiuti e fare una raccolta differenziata così come avviene per le pile. Un'idea - conclude - potrebbe essere quella di far pagare un po' di più i pacchetti di sigarette per permettere ai Comuni di acquistare dei piccoli cassonetti ad hoc da mettere in ogni angolo delle città".
Potrebbe sembrare una provocazione, questa degli esperti dell'Enea, o un allarmismo ingiustificato, ma basta dare un'occhiata ai seguenti dati e riflettere su di essi per rendersi conto che bisognerebbe
affrontare il problema piuttosto che ignorarlo. A livello mondiale ogni anno vengono gettate 4,5
milioni di miliardi di cicche di sigarette , che non sono biodegradabili e contengono molti elementi
nocivi per l'ambiente. Basti pensare che tra questi solo di nicotina, che produce l'effetto di un insetticida,è tossica per l'uomo e per gli animali acquatici, ne vengono disperse ogni anno 324 tonnellate; oppure di acetato di cellulosa,materia plastica, di cui sono composti i filtri, ne vengono riversati 12240 tonnellate all'anno.
MAR MEDITERRANEO: ENORME PATTUMIERA - Ad avvalorare la tesi portata avanti dallo studio dell'Enea è,il rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente intitolato”Rifiuti marini , un sfida globale”. In base ai lavori di raccolta di immondizia, effettuati da volontari tra il 2002 e il 2006, per monitorare i 12 maggiori mari del mondo, risulta che ad es. anche il Mar Mediterraneo è soffocato da rifiuti che non sono biodegradabili.
Il 40% di questi è costituito dalle cicche di sigaretta, contro il 9,8% delle bottiglie di plastica o l'8,5% delle buste di plastica .L'inquinamento del mare, che produce danni agli animali acquatici e altera l'equilibrio delle catene alimentari, non si combatte dunque solo controllando gli scarichi e depurando gli stessi,ma anche attuando una corretta gestione dei rifiuti nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo perché l'immondizia trovata in acqua deriva in gran parte dalle attività costiere e ricreative.
La pericolosità del fumo di tabacco è stata messa in evidenza anche dall'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della California che l'ha classificato come: “inquinante tossico dell'aria”.
(di Donatella Di Biase - del 2010-01-27)
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