CROCI DI ANZIANITA', DI MERITO, COMMEMORATIVE E DI GUERRA
Nel precedente numero abbiamo parlato dei tipi di medaglie, che possono essere conferite, e tengo a precisare conferibile da Associazioni, Fondazioni, Istituzioni, fino ad arrivare ad Ordini Cavallereschi (ufficialmente riconosciuti). Questa volta, tratteremo delle Croci che sia dal punto di vista estetico che di rilevanza, hanno caratteristiche tali da poterle definire come una sorta di “classe superiore”.
LE DIFFERENZE TRA CROCE E MEDAGLIA - La domanda sorgerà spontanea, da parte di coloro che certo sono interessati particolarmente alla materia. Che differenza c’è tra una croce ed una medaglia?
Innanzi tutto la medaglia in se, ha una forma classica che è nella quasi totalità dei casi tonda, raramente e solo in alcuni casi può essere ovale (uno dei casi di particolare rilievo è quello della medaglia con spade del Sovrano Militare Ordine di Malta) con misure anch’esse categoricamente rientranti negli standard, sebbene vi siano anche le tipologie in formato ridotto. Le Croci che esse siano di anzianità ovvero al Merito hanno una svariata tipologia di forma e spesso sono colmate da smaltatura. Possiamo dire che la medaglia ha una caratteristica più “rozza”, semplice, essenziale.
LA CROCE AL MERITO - Riporta sempre, come nel caso delle medaglie, un “fronte” ed un “recto” ove vengono impressionate con caratteri classicamente e non a caso Romani, scritture e cifre in base al tipo di conferimento con una “breve” motivazione. Le croci sono sempre combinate al nastro che nell’asola supporta il passaggio dello stesso e che avrà sistematicamente la larghezza di mm 37. L’eccezione certo che conferma la regola, e possiamo infatti trovarle in misure ridotte che però vengono usate in occasioni particolari e cerimonie (ma di questo parleremo successivamente)
LE CROCI DI ANZIANITA’ - Vengono attribuite a soggetti facenti parte i sistemi organizzati civili e Militari o meglio con ordinamento Militare e/o Civile. E proprio sulla base dei rispettivi ordinamenti che gli aderenti su richiesta in alcuni casi e per designazione d’Ufficio in altri (previa comunque un’attenta verifica dei requisiti da parte dei responsabili del procedimento valutativo), se maturata una determinata anzianità, possono vedersi riconosciuti questo tipologia di riconoscimento.
LE CROCI COMMEMORATIVE - Sono tendenti a premiare e riconoscere il giusto impegno dei soggetti, che personalmente coinvolti in operazioni di Pace e Soccorsi in ambito Nazionale ed Internazionale, hanno offerto il loro contributo alle attività d’Istituto. In questo contesto, tra le numerosissime missioni sostenute dallo Stato Italiano all’estero non possiamo dimenticare la c.d. operazione UNMIK (che venne ratificata il 10 giugno 1999 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la quale adotto la risoluzione nr. 1244 con la quale autorizzava e dava il via ad uno dei più lunghi processi di ricostruzione della pace e della democrazia nel territorio dell’ex Kosovo). E’ doveroso segnalare questa operazione internazionale, che ha portato all’Istituzione della Croce Commemorativa UNMIK, in quanto la missione stessa a differenza di tante altre ha garantito quattro eccellenti principi: assistenza sanitaria –amministrazione civile – sviluppo democratico – ricostruzione economica.
In alcuni casi si possono identificare anche Croci Commemorative che vengono istituite appositamente per ricorrenze storiche (in genere sui centenari).
LE CROCI DI GUERRA - Sono invece istituite stoicamente con Regio Decreto nr. 205 riportato sul Giornale Militare Ufficiale del 19 gennaio 1918 che così recitava: "…coloro che hanno ottenuto nello svolgimento delle operazioni belliche, sia terrestri, sia marittime od aeree, una condotta militare che li renda degni di pubblico encomio..” ma ancora si portò ad emettere una circolare la quale determinava che la Croce di guerra potesse essere concessa a “quanti più lungamente, e in ogni caso per non meno di un anno, cumulativamente, fossero stati in modo esemplare in trincea o altrimenti a contatto con il nemico o fossero rimasti feriti in combattimento”. In riferimento a quanto sopra si riporta è poco dato sapere sulle procedure atte al conferimento, per questo è bene intendere se il riconoscimento avvenisse per designazione d’ufficio ovvero su richiesta dell’interessato. Appare indispensabile invece riconoscere e collocare questo sistema onorifico nel pieno del 1° conflitto mondiale (la prima grande guerra).
(di Rino Berardi - del 2010-02-04)
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