NO ALLE MOTO SULLE CORSIE GIALLE
fino a che punto sarebbe poi un vantaggio?
Un autorevole sindacato dei Trasporti di Genova e della Liguria e la categoria dei Trasporti di detto sindacato si dichiarano contrarie alla sperimentazione dell’apertura delle corsie gialle ai motociclisti prevista dal Comune di Genova e sostenuta a gran voce dalle associazioni dei consumatori.
“Secondo il sindacato –si legge in una nota- non ci sono le condizioni favorevoli per garantire la sicurezza sul lavoro agli autisti dei bus, l’incolumità ai cittadini utenti del trasporto pubblico locale e ai motociclisti stessi. Lo stesso sindacato chiede al Comune di Genova che venga incentivato, tutelato e rispettato il comparto del trasporto pubblico locale rispetto a quello privato.
Già nel mese di novembre del 2009, in seguito ad un’indagine conoscitiva promossa nelle autorimesse cittadine, gli autisti AMT hanno espresso la loro contrarietà ad un eventuale provvedimento di apertura delle corsie gialle.
Anche secondo gli autisti verrebbero meno le condizioni legate alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro.
Sempre a parer del sindacato de quo la mobilità cittadina è un problema reale che va affrontato diversamente e non certo con una sperimentazione che non agevola affatto i motociclisti.
La prova non permette né di sconfinare nelle altre corsie, né di sorpassare i bus.
In che cosa consiste quindi l’agevolazione?
L’eventuale vantaggio non compenserebbe, in ogni caso, le difficoltà prodotte agli autisti e all’utenza del trasporto pubblico locale.
Inoltre i motociclisti stessi rischierebbero di rimanere travolti da bus, taxi, mezzi di soccorso, mezzi della polizia municipale, car sharing e auto per portatori di handicap.
I passeggeri andrebbero incontro a brusche frenate, rischiando di farsi male, mentre la “velocità commerciale” verrebbe meno, scoraggiando l’utenza dei mezzi pubblici.
Grave stress per gli autisti, gravi rischi per la pubblica incolumità e rallentamento della velocità commerciale sono gli elementi che inducono il sindacato ad opporsi alla sperimentazione prevista dal Comune di Genova per alcune vie.
Inoltre sempre il sindacato sottolinea che Genova, la città italiana con la più alta concentrazione di mezzi a due ruote, è una piazza difficile per attuare una sperimentazione di questo tipo”.
(di Dott. Domenico Carola - Dirigente P. M. - Isernia - del 2010-02-13)
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