WWF SEMPRE IN PRIMA LINEA
un intervento costante a servio del Pianeta Terra
La Terra è nata 4,5 miliardi di anni fa l’unico pianeta del sistema solare ad avere acqua allo stato liquido sulla sua superficie; ciò ha reso possibile la nascita della vita: prima dei microrganismi negli oceani, poi dei vegetali e degli animali. Molto tempo dopo, solo 7 milioni di anni fa sono apparsi gli antenati dell’uomo.
In un primo tempo raccoglitori e cacciatori, gli uomini hanno cominciato ad allevare animali e a praticare un’agricoltura di sussistenza. Poi hanno scoperto le fonti di energia fossile, il carbone, il gas e il petrolio, che hanno permesso di far funzionare macchine per andare sempre più veloci, sempre più lontano.
Il genere umano ha così conosciuto uno sviluppo formidabile: ha inventato il treno, l’aereo, l’automobile, i farmaci, vari strumenti di comunicazione sempre più sofisticati, e ha mandato l’uomo sulla Luna e le sonde su Marte. Alcuni però hanno cominciato a chiedersi se l’uomo non sia andato un po’ troppo lontano, un po’ troppo veloce e non stia rendendo il suo bel pianeta Terra invivibile. Quanto tempo potrà durare tutto questo?
Il WWF lavora con azioni concrete per combattere la perdita di natura, il consumo di suolo, la caccia e l’inquinamento e difendere il diritto di tutti ad un futuro più sano.
I fiumi sono inquinati dai prodotti chimici dell’agricoltura. La Terra si riscalda a causa delle emissioni di anidride carbonica da parte delle automobili, degli aerei, del riscaldamento degli edifici,delle industrie e questo a lungo andare può causare lo scioglimento dei ghiacciai e determinare sempre più avvenimenti meteorologici gravi: canicole, siccità, temporali violentissimi, inondazioni….A decine,ogni giorno, scompaiono le specie animali e vegetali. E ancora, nel mondo, un abitante su cinque non mangia a sazietà, uno su sei non ha accesso all’acqua potabile e numerosi bambini non possono andare a scuola.
Anche qui il WWF interviene per l’impegno all’educazione ambientale andando nelle scuole.
Per molto tempo gli uomini hanno gestito il pianeta senza prestare attenzione al suo fragile equilibrio: hanno inquinato (l’aria, l’acqua, il suolo), hanno sfruttato all’eccesso le risorse (foreste, materie prime, energie fossili), hanno causato l’estinzione di molte specie animali e vegetali. Oggi è chiaro che questo comportamento è pericoloso per la sopravvivenza dell’uomo stesso sul pianeta. Ormai siamo sempre più consapevoli che bisogna tendere verso “uno sviluppo che risponda ai bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Lo sviluppo eco-sostenibile associa inevitabilmente la buona gestione economica, il progresso sociale e la protezione dell’ambiente; ciò significa che bisogna smettere di comportarsi come se fossimo soli sulla terra e se nessuno dovesse venire dopo di noi. Perché lo sviluppo ecosostenibile diventi realtà, sono necessari la solidarietà e un approccio globale e soprattutto è indispensabile la partecipazione di tutti partendo da semplici gesti o da abitudini quotidiane, quali: non prendere sempre l'auto, effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti,comportarsi da consumatore responsabile, evitare l'uso e getta, avvicinarsi ai prodotti equo solidali ; bisogna pensare a chi verrà dopo di noi perché un vero approccio è quello di riuscire ad uscire dagli schemi.
Riguardo il principio di partecipazione tutti noi possiamo esprimere il nostro parere mentre per il principio di precauzione nel dubbio noi non possiamo fare nulla; ma per il principio di responsabilità possiamo fare molto perché noi tutti siamo responsabili del nostro pianeta. Siamo sempre più numerosi e, a causa del nostro modo di vivere, ognuno di noi occupa sempre più spazio sulla Terra.
Per riuscire a risistemare un po’ la situazione è stato impartito l’intervento del WWF. Quest’ultimo nasce proprio per combattere tutto ciò che minaccia la vita sul pianeta con un programma ben preciso, che elenca i mezzi da applicare per lo sviluppo eco-sostenibile. Traccia un bilancio della situazione degli uomini, delle piante, degli animali, dell’aria, dell’acqua, delle energie impiegate, dei rifiuti. Fissa obiettivi che riguardano la lotta al cambiamento climatico, la protezione della biodiversità e delle risorse naturali, l’uguaglianza fra gli uomini. Infine stabilisce i mezzi pratici per conseguire obiettivi. All’inizio l’idea può essere quella di una persona eletta in una città o in un’amministrazione locale, che ne parla con altri.
Si organizzano pubbliche assemblee per far riflettere tutti su ciò che è importante fare e su come agire. Le associazioni, le imprese, i genitori, gli insegnanti, gli anziani, i giovani, gli alunni delle scuole possono partecipare.
Gli scienziati ne sono sicuri : la Terra si sta riscaldando e l’uomo ne è in parte responsabile.
In 100 anni la temperatura media del nostro pianeta è aumentata di 0,6 C. Apparentemente non è granché, ma in realtà è un cambiamento rilevante. Gli specialisti del clima prevedono un aumento da 14,8 a 5,8 C entro il 2100. Il principale a produrre l’effetto serra è l’anidride carbonica che gli uomini producono bruciando energie fossili. Il riscaldamento ha già avuto inizio e noi non potremo più fermarlo. In compenso , è ancora possibile limitarne le conseguenze.
Persone come noi sono responsabili della metà delle emissioni di gas a effetto serra ad ognuno di noi spetta quindi un importante ruolo da protagonista e non da osservatore superficiale. Da secoli l’uomo sfrutta le risorse del pianeta senza pensare al futuro, ma è tempo di rendersi conto che le scorte cominciano a esaurirsi e che per non dover dipendere dalle energie fossili esauribili, bisogna sostituirle con energie rinnovabili.
Ne esistono diverse che, per giunta, non inquinano, l’acqua, il Sole, il vento, il legname, la Terra. Inoltre la quantità di rifiuti che produciamo sta aumentando sempre più. E’ urgente invertire questa tendenza. Le foreste, che svolgono un ruolo fondamentale per tutti gli abitanti del pianeta, stanno scomparendo. L’uomo è responsabile del grave pericolo che incombe sugli animali e sulle piante. L’uomo sconvolge l’ambiente e il clima abbattendo le foreste, inquinando l’acqua e il suolo, facendo uso delle risorse senza preoccuparsi del futuro.
Il 60% degli ecosistemi risulta degradato. Non tutti hanno la fortuna di avere acqua, cibo, medicinali o di andare a scuola. Nel mondo la disparità sta crescendo. Il commercio mondiale non riesce a sconfiggere la povertà perché le sue regole non sono abbastanza giuste . Questo degrado è stato più consistente negli ultimi 50 anni che in tutta la storia dell’umanità!
Fortunatamente a combattere tutto ciò esiste il WWF che interviene comprendo tutti i problemi in modo diversa a seconda del settore. Inoltre il WWF interviene sul turismo sostenibile, ovvero utilizzare il tempo libero per la conoscenza della natura. Esso dialoga con le istituzioni per una corretta applicazione delle leggi italiane sulla tutela dell’ambiente e della salute.
C’è un complesso volontariato di guardie nel WWF, che contrasta il bracconaggio. Inoltre i rappresentanti di questa associazione hanno scelto la via del dialogo anche con le imprese per affiancarle a ridurre il proprio impatto ambientale. Ci deve essere collaborazione nel settore privato. Le imprese sono parte del problema e parte della soluzione. Insieme con la Cooperazione internazionale lottano contro la povertà passando attraverso la tutela dell’ambiente e benessere delle comunità; c’è un’evoluzione del concetto di povertà e una buona gestione può apportare immediati e ampi benefici alle popolazioni più povere.
Il WWF è anche un membro della Coalizione Italiana contro la povertà. Le azioni intraprese si possono così dividere:
1. Collegare l’azione di lotta alla povertà
2. Promuovere i cambiamenti nelle regole e nei regolamenti internazionali.
3. Affiancare le politiche e le strutture istituzionali che correggano le cause socio economiche del degrado ambientale.
4. Promuovere il potere delle comunità locali per garantire un miglio tenore di vita e ridurre la vulnerabilità agli impatti ambientali.
5. Promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse nei Paesi già sviluppati.
Inoltre dare alle popolazioni locali un accesso sicuro alle risorse naturali può garantire un livello di vita sostenibile e può migliorare la gestione dell’ambiente che lo ospita. Lo spunto del WWF è basato nella partecipazione e condivisione di una missione ambiziosa . In tutto questo fondamentale è l’entusiasmo dei volontari ; infatti ogni volta che c’è un’emergenza il WWF chiama a raccolta i Soci.
(di Gabriella Casarino - del 2010-03-02)
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