NUOVA MATURITA': 5000 STUDENTI A RISCHIO
dal '99 la maturità ha cambiato "volto" introducendo delle novità
Il testo di legge (n. 425 del 10 dicembre 1997) chiarisce il disegno che sta alla base del tanto temuto, per chi dovrà sostenerlo, esame di stato che ha come fine: "l'analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo di studi; essi si sostengono al termine del corso di studi della scuola secondaria superiore e, per gli istituti professionali e per gli istituti d'arte, al termine dei corsi integrativi".
A partire dal giugno '99 la maturità ha cambiato “volto” introducendo delle novità che hanno riguardato in primis la organizzazione delle prove scritte e lo svolgimento del colloquio, inglobandovi inoltre l'introduzione di crediti, la votazione finale, l'ammissione all'esame.
COSA PREVEDE L’AMMISSIONE? - Ricordiamo che la Legge Berlinguer sugli esami non prevedeva "ammissione" a giudizio del consiglio di classe, tutti gli studenti ne avevano accesso purché valutati; la Legge Fioroni invece prevede l’ "ammissione" per coloro che siano stati valutati positivamente nello scrutinio finale.
La nuova legislazione introduce l'ammissione all'esame: ciò vuol dire che, a partire dall'A.S. 2008/09, potranno sostenere l'esame gli studenti dell'ultimo anno che nello scrutinio finale abbiano riportato una valutazione sufficiente (almeno 6/10) della media generale e che abbiano comunque saldato tutti i debiti formativi contratti negli anni scolastici precedenti. Tuttavia nel 2009 è stato introdotta una nuova modalità di ammissione da parte del ministro Mariastella Gelmini: in cui si prevede che a partire dall' A.S. 2009/2010, per conseguire l'ammissione all'esame di maturità, sarà necessario presentare una valutazione sufficiente in ogni disciplina ed in questa nuova “veste” entreranno a far media anche la valutazione finale in religione e quella in educazione fisica.
L'esame sarà costituito di quattro prove, delle quali tre sono scritte ed una è orale; ad ognuna l'esaminando dovrà munirsi di un documento d'identità valido (carta d'identità, patente, passaporto) e dell'occorrente necessario per lo svolgimento della stessa.
La questione della valutazione, che si pone così inderogabile per gli Esami di Stato, non ha avuto lo spazio necessario di riflessione relativo ad ogni mutamento di normativa; dopo il ’94, con l’abolizione degli esami di riparazione nulla è stato fatto per discutere su quanto necessario per la gestione dei debiti. Ora, invece, con la nuova legge sugli esami ci dobbiamo fortemente porre la questione per le prime classi del triennio in prospettiva di una ammissione che preveda il superamento di tutti i debiti.
Ed in questo contesto che la legge Berlinguer per gli Esami di Stato, aderente ad una logica di certificazione, avrebbe avuto bisogno di un lavoro preciso sulla valutazione, negli anni precedenti all’ultimo, per discutere sul peso da assegnare alle discipline, su fasce di rilevanza, sulla questione del debito stesso e così via; invece, cambiano le norme per gli Esami di Stato e non si discute su questioni complesse, come la valutazione in tutto l’arco del corso di studi.
Ma lasciando a chi di dovere le digressioni di natura politica, basti sapere che il responso per i trepidanti maturandi si avrà alla fine dell'anno scolastico, quando i consigli di classe esporranno i quadri in cui saranno riportati i crediti ottenuti nel triennio e la somma totale…e si saprà quali sono gli studenti ammessi allo svolgimento dell'esame di Stato.
E COSA DIRE DEL PUNTEGGIO? - A conclusione dell'esame di Stato sarà assegnato a ciascun candidato un voto finale complessivo in centesimi, che è il risultato della somma dei punti attribuiti dalla commissione d'esame alle prove scritte e al colloquio e dei punti per il credito scolastico acquisito da ciascun candidato.
La commissione d'esame dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte e di 30 per la valutazione del colloquio. Ciascun candidato può far valere un credito scolastico massimo di 25 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l'esame è di 60/100.
L'esito delle prove scritte sarà reso pubblico, per tutti i candidati, nell'albo dell'istituto sede della commissione d'esame di norma un giorno prima della data fissata per l'inizio dello svolgimento del colloquio.
Mantenendo il punteggio massimo di 100, la commissione di esame potrà, con delle motivazioni specifiche, integrare alla votazione acquisita un massimo di 5 punti nel caso in cui il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo della prova di esame pari almeno a 70 punti. A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta integrazione può essere attribuita la lode dalla commissione.
Ma qui sorge un ulteriore problema…
Forse è per una questione di risparmio economico, tuttavia avere la lode sarà molto più difficile e nei prossimi anni diventerà quasi impossibile acquisirla e fruire così del bonus di 650 Euro.
Nel 2012, sarà quasi impossibile dal momento che si dovrà avere il massimo dei crediti nel triennio e si dovrà raggiungere il più alto punteggio in tutte le prove d’esame (75 punti in totale) e il massimo credito scolastico: 25 punti, senza fruire del bonus di 5 punti a disposizione della commissione.
Inoltre tutte le deliberazioni per l'assegnazione dei voti massimi nelle tre prove scritte e nel colloquio della maturità dovranno essere prese all'unanimità dei membri della commissione. Stesso discorso per l'attribuzione del massimo credito nell'ultimo triennio da parte del consiglio di classe e la media del nove, senza andare al di sotto di otto decimi in tutte le discipline.
E PER QUANTO RIGUARDA LA STRUTTURAZIONE E LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE? - Ovviamente, prima di affrontare qualsiasi calcolo finale, bisogna portare a compimento le prove scritte con una nota di fiducia in se stessi e molta preparazione.
La prima prova (quella di italiano), quella che solitamente rompe il ghiaccio, prevede lo svolgimento – a scelta dell’esaminando - di una tra le tracce proposte che possono essere:
- l’analisi del testo (letterario o meno, in prosa o poesia) arricchita da una interpretazione generale che vada dalla contestualizzazione – storica, metodologica - del testo preso in esame e da note e commenti personali;
- il saggio breve o articolo di giornale su un argomento scelto dal candidato tra quelli proposti, che possono essere: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario e tecnico-scientifico;
- trattazione di un testo che prevede argomento di natura storica, in base al programma dell’ultimo anno scolastico;
- svolgimento di un tema culturale di aspetti generali ad ausilio del quale possono essere forniti fascicoli documentativi o indicazioni.
La seconda prova scritta riguarda una delle materie caratterizzanti il proprio indirizzo scolastico ed a metà dell'anno scolastico il ministero rende note le materie previste per l'esame dell'anno in corso, ma nello specifico:
- liceo linguistico: comprensione dei brani (due per ogni lingua) forniti dal Ministero, con relative domande oppure un tema in lingua, le cui tracce (scritte in italiano, sono comuni per tutte le lingue;
- liceo classico: traduzione di un brano dal latino o dal greco antico;
- liceo scientifico: è quasi sempre una prova di matematica, ma dato che la decisione verte su una materia caratteristica dei 5 anni scolastici, il Ministero può anche optare per il latino.
La prova di matematica è costituita da due problemi e dieci quesiti; lo studente deve scegliere e svolgere uno dei due problemi e cinque dei dieci quesiti (in realtà potrebbe portare a termine il compito per intero);
- liceo sociopsicopedagogico: una o più relazioni su temi di pedagogia;
- istituto tecnico: la prova riguarda una delle materie d’indirizzo e quindi informatica, sistemi e telecomunicazioni, elettronica, elettrotecnica, chimica, topografia, estimo, economia aziendale, lingua straniera, etc.).
La terza prova è di carattere pluridisciplinare e prevede non più di cinque domande, le cui risposte devono essere a trattazione sintetica (può essere specificato il numero di righe o di parole da utilizzare).
All’interno di questa terza prova scritta è previsto uno spazio destinato alla valutazione delle lingue straniere (se rientrano nel programma dell’ultimo anno) attraverso: una breve esposizione nella lingua straniera specificata, di uno dei quesiti proposti dalla commissione e una risposta in lingua straniera (o anche in italiano) ad uno dei quesiti appositamente formulati in lingua straniera.
Ultima fase della Maturità e il temutissimo colloquio, in cui per la prima volta il candidato si trova davanti tutta la commissione - con la nuova legge, ritornano ad essere miste e costituite per metà da commissari esterni e per metà da membri interni della classe e presiedute da un presidente anch'esso esterno.
Il numero massimo dei commissari è di 6, tranne che per alcuni indirizzi di studio nei quali ne vengono assegnati 4. Ogni due classi sono nominati un presidente unico e commissari esterni comuni alle classi stesse. Le materie affidate ai membri esterni, come anche la materia oggetto della seconda prova scritta, sono scelte dal Ministro della Pubblica istruzione – che lo esamina oralmente ponendogli delle domande specifiche inerenti alla tesina presentata (il giorno della prima prova) ed altre riguardanti i temi studiati durante l’ultimo anno scolastico.
Il colloquio si pone dunque essenzialmente come prova "aperta", tesa a mettere in evidenza le conoscenze e competenze dello studente, ma soprattutto le sue capacità di stabilire relazioni tra i diversi avvenimenti culturali e la metodologia acquisita nell'impostare una ricerca.
E’ scontato dire che questo rappresenta il primo ed “ufficiale” traguardo per ogni studente fortemente motivato e che si appresti nel portarlo a termine; molti la vedono come una preparazione a quelli che saranno i “grandi” esami universitari…ma senza dubbio vi si mettono in gioco forti cariche emozionali e grande impegno che contribuiranno alla maturità, non solo su carta o per una mera valutazione, di ogni ragazzo.
(di Michela Camplese - del 2010-06-17)
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