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TI MANDO I SOLDI CON L'IPHONE

Smartphone che si trasforma in bancomat per effettuare micropagamenti

L’ultimo nato, l’iPhone 4, con un display nuovo e con tanto di software per la video-chiamata: è più sottile del precedente, è spesso 9,3 millimetri. Fronte e retro sono di un vetro particolare, molto resistente, e la cornice è composta da diversi elementi per garantire migliore ricezione: è essa stessa parte del sistema dell'antenna. Si notano le due foto-camere,una frontale e una posteriore (questa da 5MPX con tanto di flash LED), e un doppio microfono per garantire una adeguata soppressione del rumore di fondo.
Quest’ultimo e i precedenti, permettono anche, di trasformare il cellulare in un bancomat e con un supporto in un lettore di carte di credito per micro pagamenti, sotto i trenta euro. I nuovi iPhone attraverso un sistema di riconoscimento automatico permettono anche di identificare l’identità,l’indirizzo e il codice fiscale del pagatore e il suo numero di cellulare.
LE TECNOLOGIE, L’IPHONE COME CARTA DI CREDITO - A fine 2009 la Apple Inc ha brevettato un programma per il trasferimento semplificato di dati, tra l'iPhone e gli altri dispositivi della Apple come il Macbook, l'iMac o la Apple tv. Il programma si avvale di un circuito Nfc (Near field communication), che permette di commettersi senza fili sia per trasmettere, che per ricevere ad una distanza di dieci centimetri. Anche Nokia, già nel 2006 aveva realizzato un modello dotato di dispositivo radio di riconoscimento automatico, come il 6131 Nfc.
L’IPHONE COME SALVADANAIO - Jack Dorsey, l’inventore di Twitter, ha progettato un sistema di pagamento che consente di ricevere pagamenti tramite carta di credito, utilizzando il proprio cellulare. Il progetto si chiama Square , ed è applicabile ai telefoni di ultima generazione: iPhone e iPod touch .
Quando si desidera vendere qualcosa, si applica un dispositivo simile ad cubetto di plastica bianca all’uscita cuffie del proprio iPhone ,che dà la possibilità di strisciare la carta di credito dell’acquirente.
L’utente può decidere di utilizzare le impronte digitali, rilevate dal telefonino , come metodo aggiuntivo per l’autenticazione. Per una maggiore sicurezza all’account è possibile associare la foto del titolare della carta. Il compratore, infine riceve una mail , che conferma l’avvenuto pagamento. In futuro sarà possibile scegliere di ricevere, in alternativa alla mail, un SMS.
FILANTROPIA DELLA TECNOLOGIA SQUARE - Jack Dorsey ha stabilito, per gli utenti americani, che gli introiti di questi scambi, verranno in parte devoluti in beneficenza ad un’associazione filantropica scelta dall’utente, alla quale sarà donato un centesimo di dollaro per ogni transazione.
Un ulteriore incentivo per i commercianti ad adottare questo sistema è la capacità di Square di gestire le raccolte a punti da parte di vari rivenditori: questo permetterebbe di abbandonare le numerose schede di plastica che in genere i consumatori accumulano nel portafogli.
L'iPhone del futuro potrà interagire con altri programmi e ciò permetterà di conoscere non solo il prezzo di una merce, ma anche scadenza, ingredienti, controindicazioni, materiali o proprietà nutritive.
PRIMA SPERIMENTAZIONE IN ITALIA - Credito Valtellinese, che ha distribuito a un campione di 8mila clienti telefonini abilitati a pagare in circa 200 esercizi della Lombardia.
Per conoscere in modo più approfondito le potenzialità dell'IPHONE ci si può collegare al sito: https://www.iphoneitalia.com/
PER UN USO CONSAPEVOLE - La logica, per gli acquisti con moneta elettronica, è quella dei microacquisti: comodità e consumo per il piacere immediato. Sorgono però problemi di sicurezza.
Quest’ultima ha una dimensione tecnica e una sociale, dal punto di vista tecnico i programmi dell'IPhone sono sicuri, anche perché se il tetto resta 30 euro non è economico clonarli, però ricordo che gli hacker si accontentano di piccole cifre, che sovente sfuggono al controllo del titolare della carta ad esempio chi si ricorda di 20 euro di benzina o di una colazione al bar?
Inoltre c'è un aspetto sociale da non trascurare è sempre possibile conoscere la tipologia dei piccoli acquisti fatti, che restano registrati sul cellulare, e se questi riguardano libri religiosi o politici o farmaci che si trovano anche ai supermercati, si può incorrere nello spam sul cellulare o in schedature non controllabili.
(di Carlo Baratta - del 2010-06-22) articolo visto 4912 volte
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