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PARLANDO DI FONTI RINNOVABILI... INTERVISTA AD ANEA

il punto su uno dei problemi irrisolti dei nostri giorni attraverso la voce dell'Agenzia Napoletana Energia e Ambiente

Abbiamo raccolto le impressioni sulla situazione del rinnovabile in Italia attraverso alcune domande poste ad un'azienda che da anni opera nel settore. E' possibile leggere il preambolo nell'editoriale di questo mese (leggi l'articolo)

L'opinione pubblica è sufficientemente informata e sensibilizzata all'opportunità di utilizzare fonti di energia rinnovabili?
R - Negli ultimi anni l’opinione pubblica ha migliorato sensibilmente le proprie conoscenze in materia di energie rinnovabili, grazie al lavoro esplicativo svolto efficacemente da istituzioni, aziende, reti d’impresa e media. Purtroppo appare ancora in ritardo il sud, Puglia esclusa, dove l’interesse per la Green Economy da parte delle istituzioni è spesso più di facciata che reale e ciò incide di riflesso sui cittadini.

L'industria italiana delle energie rinnovabili a che punto è?
R - I tassi di crescita del settore sono in forte ascesa:. Secondo dati forniti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), relativi al 27 ottobre 2010, la produzione complessiva degli impianti a fonti rinnovabili nel 2009 è migliorata del 19%, rispetto al 2008, arrivando a toccare la quota di 69.300 GWh, per una potenza installata di 26.500MW. Le ragioni dell’incremento vanno ricercate soprattutto nella crescita della produzione idroelettrica.

La politica in Italia investe adeguatamente nel settore del rinnovabile?
R - Il sistema di incentivi messo a punto dal sistema Italia appare senza dubbio incoraggiante e in linea con gli interventi attuati nei paesi più sensibili alla “Green economy”. Il contributo della produzione delle energie rinnovabili, rispetto a quello totale del comparto economico italiano, si è attestato al 23,9%, rispetto al 18,2 dell’anno precedente, segnando un incoraggiante +5,7%.
Sicuramente a ciò ha contribuito la contrazione subita dal settore dei combustibili fossili, che nel 2009 hanno subito una decremento del 19% della produzione.


Il settore come sta affrontando la crisi economica e finanziaria nazionale ed internazionale?
R - Il settore delle rinnovabili ha pagato meno di altri la crisi globale. Il sistema di incentivi di cui beneficia non ha subito ridimensionamenti tangibili fino a questo momento. Sarebbe opportuno, però, come segnalato da RENAEL, Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali e dalle maggiori associazioni e imprese italiane, mantenere, oltre il 31 dicembre 2010, le detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione ed efficienza energetica degli edifici. Le detrazioni in questo settore hanno consentito di ridurre i consumi energetici degli edifici e le emissioni di CO2 nell’ ambiente, innescando un ciclo virtuoso per la sostituzione di componenti ad alto consumo energetico, con prodotti energeticamente performanti, che necessitano, ovviamente, di un tempo prolungato per un rinnovo globale.

Il mercato fotovoltaico in Italia soddisfacente?
R - Il superamento della fatidica soglia dei 100mila impianti fotovoltaici entrati in esercizio in Italia, raggiunta grazie al sostegno degli incentivi in Conto Energia, è un traguardo molto rilevante. Entro la fine del 2010, infatti, la capacità fotovoltaica installata nel nostro paese supererà i 2.500 MW.

Si possono installare ovunque e su qualunque tipo di edificio?
R - Tendenzialmente l’installazione di sistemi fotovoltaici può avvenire su qualsiasi tipologia di edificio e superficie, ma c’è bisogno di accertarsi se esistano vincoli. Ogni Comune, difatti, ha un proprio Piano Regolatore generale che stabilisce gli interventi che è lecito effettuare.

La Campania si è impegnata nel fotovoltaico, e l'Abruzzo?
R - Secondo i dati in nostro possesso, partendo da una stima totale sul territorio italiano di 71.288 impianti, la Campania con 2,4% e l’Abruzzo con 1,9% appaiono in ritardo rispetto al più virtuoso 15,2% della Lombardia e al 7,6 della Puglia.

Produrre energia con i sistemi fotovoltaici è un buon investimento? Può spiegare in breve i pro e se ci sono i contro del fotovoltaico?
R - Sono svariate le ragioni per le quali produrre energia con sistemi fotovoltaici rappresenta un buon investimento:
Pro: Innanzitutto da un punto di vista ambientale c’è da registrare la riduzione dei tassi di inquinamento, grazie al mancato utilizzo dei combustibili fossili altamente nocivi. Per quanto riguarda il versante economico, inoltre, l’installazione di pannelli fotovoltaici garantisce, grazie al Conto Energia, di durata ventennale, un ammortamento dell’investimento iniziale dopo i primi 8 anni. Negli ultimi 12 anni, invece, sarà possibile trarre benefici cospicui
Contro: Il costo iniziale di installazione di un impianto fotovoltaico è sicuramente non accessibile a tutti, anche se come detto ammortizzabile. Per ovviare , invece, ai problemi di ingombro del pannello, una buona soluzione potrebbe essere l’utilizzo dei pannelli integrati, che si integrano in maniera molto + armonica con le strutture su cui poggiano.

(di Alessandro Gulizia - del 2010-11-20) articolo visto 4966 volte
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