L’AVVENIRE E’ NULLA?
una poesia di Antonio Graf che fa riflettere...
Il professore Leonardo Manfredi prese dallo scaffale della sua biblioteca un volume della monumentale Storia della Letteratura Italiana di Francesco Flora per leggere la vita e le opere di uno scrittore nelle ore di relax e, aprendolo, restò colpito da alcuni versi di una poesia di Arturo Graf intitolata:
NULLA
E tu, di vie più densa
notte smarrito in fondo,
spirito fremebondo,
sogna, spasima, pensa.
Sogna, nel buio immenso;
e, mondi ignoti e dei
sognando, ti trastulla,
un sogno è l’universo,
ed un sogno tu sei,
e l’infinito è nulla.
In un mondo fatuo come il nostro in cui domina la stupidità umana con spettacoli dozzinali, con veline quasi nude, chiacchiere contrastanti e i soliti spacca schermo, la poesia di A.Graf calzava a pennello, specialmente quando afferma che l’universo è un sogno, un sogno siamo noi e l’infinito è nulla.
Troppo pessimismo? Può darsi….
Il professore cominciò a riflettere lentamente sui giovani d’oggi: se avessero più volontà e coraggio, potrebbero cambiare questa società che ancora si regge su intrallazzi, raccomandazioni e figli di papà.
Potrebbero essere la speranza di un mondo che cerca di uscire dalle pastoie burocratiche e lanciarsi verso l’avvenire ricco di ideali e di felicità. E’ un vero peccato vedere giovani di tutte le categorie, anche e soprattutto con la laurea in tasca, che vivono in casa, sulle spalle dei genitori, e spesso tra spinelli e droghe pesanti si rovinano per sempre.
Che fare? La solita domanda senza risposta? Il prof. Leonardo Manfredi guardò i ritratti dei due figli e gridò a squarcia gola: “Giovani, svegliatevi, il mondo è vostro!”
(di Squarcella Francesco - del 2010-12-08)
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