PER I BAMBINI DUE ORE SUL DIVANO SONO TROPPE!
Un’eccessiva sedentarietà può essere dannosa per il cuore
Attualmente sempre più spesso si parla, purtroppo, di bambini già sedentari che invece di giocare all’aria aperta con i propri coetanei preferiscono passare il loro tempo sdraiati sul divano a guardare la tv o davanti al computer.
Cari genitori fate attenzione, perché le ultime ricerche dimostrano che la sedentarietà dei nostri bambini può causare loro importanti problemi di cuore.
A rendere noto ciò ci ha pensato uno studio effettuato dall'Università di Sidney e guidato da Bamini Gopinath. Egli, insieme ai suoi collaboratori, ha dichiarato che bastano 2 sole ore al giorno seduti sul divano per aumentare notevolmente i rischi cardiovascolari anche dei bambini più piccoli.
I ricercatori australiani hanno osservato lo stile di vita di numerosi bambini di 6 anni di 34 scuole elementari diverse, esaminando tra l’altro anche peso, altezza, etnia, pressione sanguigna, sesso e indice di massa corporea.
Gli studiosi, aiutati dai genitori dei bambini ai quali venne chiesto di compilare un questionario sulle attività giornaliere dei propri figli, hanno rilevato che i bambini in media trascorrevano 1,9 ore al giorno sdraiati sul divano a guardare la televisione o giocando al computer, contro 36 soli minuti di attività all'aperto.
Da questi dati Bamini Gopinath e i suoi colleghi hanno potuto misurare che coloro che seguivano uno stile di vita da "pantofolai" presentavano un restringimento delle arterie della retina di una media di 2,3 micron a differenza di coloro che, invece, svolgevano costantemente giochi e attività all'aperto che presentavano gli stessi vasi sanguigni più larghi di 2,2 micron.
Quindi,ai nostri piccoli trascorrere troppo tempo dentro casa ad oziare nuoce gravemente alla salute… Facciamoli uscire!
Fonte: “Influence of physical activity and screen time on the retinal microvasculature in young children.” Gopinath B, Baur LA, Wang JJ, Hardy LL, Teber E, Kifley A, Wong TY, Mitchell P,
Arterioscler Thromb Vasc Biol. 2011 May;31(5):1233-9.(di Dott.ssa Fabiana Baldassini e Dott. Massimiliano Stocchi - IGEA Centro Promozione Salute - del 2011-08-22)
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