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AUDREY HEPBURN IN MOSTRA A ROMA

“Audrey a Roma - Esterno giorno”: una mostra-omaggio a Audrey Hepburn a sostegno dell'UNICEF

In occasione del 50esimo anniversario di “Colazione da Tiffany” (film che l’ha resa famosa in tutto il mondo, insieme a Vacanze Romane, come icona di stile ed eleganza) e in contemporanea con il Festival Internazionale del Film di Roma, per la prima volta la Capitale celebra Audrey Hepburn attraverso una mostra-omaggio intitolata: “Audrey a Roma: Esterno – Giorno”.
Un tributo all’incantevole diva nella "sua" Roma che servirà a raccogliere fondi per il progetto di lotta alla malnutrizione infantile sostenuto da Audrey Hepburn Children’s Fund con il Club "Amici di Audrey" per UNICEF, a cui la stessa Audrey ha dedicato una parte importante della sua vita in qualità di Ambasciatrice di Buona Volontà.
Audrey Hepburn come non l’abbiamo mai vista. È una versione inedita quella offerta dalla mostra che dal 26 ottobre al 4 dicembre 2011 sarà ospitata al Museo dell’Ara Pacis a Roma per celebrare i 25 anni vissuti dall'attrice nella capitale. Un’esposizione di oltre cento scatti più rappresentativi dei fotoreporter del tempo che raccontano il bellissimo rapporto di questa singolare attrice con la città, offrendo l’aspetto più privato, lontano dalla diva stile Givenchy mitizzata a livello mondiale in tubino di seta nero e chignon.
Quasi a rispondere agli sfarzosi festeggiamenti di New York, dove è stata presentata nel suo lato da star come icona di stile che negli anni 50 fu il simbolo incontrastato della nuova eleganza raffinata, la mostra dell’Ara Pacis di Roma invece porterà in evidenza proprio il lato quotidiano e personale, raccontando le tre vite vissute nella Città Eterna dall'attrice: diva del cinema, mamma e Ambasciatrice.
La mostra è curata dal secondo figlio della Hepburn, Luca Dotti (con Ludovica Damiani, Sciascia Gambaccini, Guido Torlonia e la consulenza di Sava Bisazza Terracini) che così ricorda la madre: “Il titolo è ‘Audrey a Roma’. E’ un omaggio alla capitale, che mia madre ha amato tanto. Ma il suo sottotitolo, ‘Esterno - Giorno’, è emblematico e vuole sottintendere proprio un aspetto vero della personalità mia madre, che non è quello in cui il pubblico la identifica, ovvero il personaggio sofisticato del film che l’ha resa un’icona di stile, in abito da sera nero, il bocchino, le perle e lo chignon. La vera Audrey è un’altra e io la voglio mostrare al pubblico, con le foto scattate all’improvviso a Roma, dietro ai back stage. Inoltre, saranno esposti gli abiti che mia madre amava indossare fuori scena, i cappotti, i tailleur, otto capsule con tre quattro mise ciascuna. Dimentichiamo la Holly di Colazione da Tiffany, un personaggio che l’aveva divertita e che interpretò con gioia. Abbiamo voluto puntare sulla Audrey intima, famigliare. Tanto che sarà proiettato anche un film che raccoglie tutti i superotto dove si vedono le immagini del matrimonio di mia madre con papà. La mia nascita, i compleanni. Mia madre è stata una donna reale che nessuno conosce e io voglio svelare”.
Audrey ha condiviso con Roma momenti cruciali della sua carriera artistica, da “Vacanze romane” di William Wyler, (tra i film più celebrati della storia del cinema e che la consacrò alla fama mondiale) a “Guerra e pace” di King Vidor, (considerato ancora uno dei più grandi kolossal) fino a “La storia di una monaca” di Fred Zinnemann, (film in cui Audrey recitò accanto al marito Mel Ferrer osannato da critici e pubblico), ma soprattutto ha vissuto fondamentali vicende personali e familiari che hanno contribuito a sostanziare il legame dell’artista con la Capitale: l’unione con Andrea Dotti – illustrata anche da inediti filmati super8 - e la nascita del figlio Luca. Non è la diva Audrey Hepburn, ma è la donna reale che ha vissuto per 25 anni a Roma.
E' una mostra doverosa che finalmente racconta dell’eterna diva e del suo legame profondo con Roma. Tre percorsi tematici aiutano a conoscere meglio la personalità dell’attrice britannica anche dietro i riflettori, osservata da vicino nel suo ruolo di moglie e madre soprattutto nei momenti in cui era lontana dal set. Dalla sezione “Lontano dalle scene” si passa al tema “Lavoro sul set”, fino a “Sotto i riflettori”, che illustra alcuni momenti memorabili e premiazioni ufficiali.
Il racconto fotografico è frutto di un’accurata ricerca iconografica, attraverso archivi nazionali e internazionali, cineteche, collezioni private e archivi di fotografi professionisti, (Reporters Associati, Photomasi, Istituto Luce e Kobal Collection) e illustra la lenta trasformazione di Audrey da irraggiungibile diva di Hollywood a attrice affermata in Italia, a donna e mamma che (allontanatasi dalla scena negli anni ’70) stabilisce da romana di adozione un forte legame con la città. Una Audrey sconosciuta, immersa nel proprio contesto, lontana dai riflettori che la ritraggono come un’indimenticabile star Hollywoodiana, che ancora oggi detiene il record di copertine realizzate.
La tipologia dei quasi 140 scatti è molto particolare, sono scatti diversi, istantanee spontanee, naturali, in cui c'è un lato inedito per i nostri occhi. Quello che emerge è lo stile e l’onnipresente sofisticata eleganza che si ritrova fedelmente sia nell'ufficialità dei flash mondani sia in momenti di vita quotidiana nella città.
Un video esclusivo rivelerà momenti della sua vita privata lontana dalle scene e che ne svela una personalità nuova che va al di là dell'attrice. Non mancano le foto di scena dei film che girò in quegli anni come anche i suoi celeberrimi vestiti (creazioni di Givenchy e Valentino) e accessori che contribuirono a creare il suo stile inconfondibile e senza tempo e a farne un’icona universalmente riconosciuta. Diva indimenticabile e sinonimo di autentica eleganza.
La mostra vuole ugualmente evidenziare l’impegno umanitario della Hepburn quale Ambasciatrice di Buona Volontà dell’UNICEF (United Nations Children's Fund): la “terza carriera”, come l’attrice amava definirla. Uno spazio sarà dedicato alle immagini dall’archivio UNICEF che documentano i viaggi di Audrey Hepburn tra i bambini di Bangladesh, Vietnam, Somalia, Sudan, Etiopia ed America Latina. Solo alcune tra le numerose missioni a cui l'attrice ha dedicato interamente l'ultima parte della sua vita e il suo è diventato il volto ufficiale della lotta a sostegno della causa dei bambini.
All’Unicef verranno devoluti gli incassi dell’esposizione, della serata conclusiva e della vendita del libro “Audrey a Roma”, edito da Eletta Mondadori. Nel bookshop del Museo dell’Ara Pacis, sarà in vendita un biglietto regalo (in edizione limitata ed esclusiva per l’esposizione) della collezione Unicef “Regali di Audrey”, il cui acquisto costituisce una donazione pari al costo della terapia di recupero a base di minerali e vitamine per un bambino malnutrito. La mostra è promossa da Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, Audrey Hepburn Children’s Fund e UNICEF con il Club “Amici di Audrey”, organizzazione e servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
La pellicola del 1961 “Colazione da Tiffany” di Blake Edwards (il suo film più celebre ambientato tra le vetrine della famosissima gioielleria Tiffany & Co sulla Fifth Avenue di New York), verrà riproposta in versione restaurata in occasione della cerimonia di chiusura del Festival del Cinema di Roma.
La classe e il sorriso sono i tratti che l’hanno resa immortale. Icona assoluta del XX secolo. “Audrey a Roma - Esterno giorno”: un’esposizione senza dubbio straordinaria.

Foto presenti nell’ordine:
Audrey Hepburn - A passeggio per via Bissolati, Roma - 1968 © Elio Sorci Camera Press/Photomasi
Audrey Hepburn – Roma - 1960 - Pierluigi Praturlon © Reporters associati_sqlarge
Audrey Hepburn sul set del film “Guerra e Pace” - 1955 - Pierluigi Praturlon © Reporters Associati

(di Rosalba Radica - del 2011-10-25) articolo visto 3384 volte
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