L’AVVENTO SUI LIBRI
Considerazioni e scrittori cristiani
La parola Avvento deriva dal latino “Adventum” e sta a significare “un certo fatto o avvenimento”. Nella religione cristiana e cattolica Avvento sta a significare il periodo di preparazione alla venuta di Gesù Cristo nel giorno di Natale.
E’ l’inizio dell’anno Liturgico e dura circa quattro settimane (partendo dalla domenica successiva al 26 novembre), invece è di sei settimane nel rito Ambrosiano e nella Liturgia Greca, a partire dalla domenica successiva all’11 novembre.
E’ un periodo di penitenza, durante il quale non si possono celebrare matrimoni. La stessa Storia con la “S” maiuscola non è altro che il susseguirsi di avventi o meglio avvenimenti realmente accaduti, documentati e raccolti da scrittori e storici con una profonda cultura e discernimento.
Personaggi antichi e di diversa estrazione sociale hanno scritto e lasciato storie di indiscutibile valore, basta citare gli scrittori biblici, quelli greci, quelli latini come: Erodoto, Senofonte, Tito Livio, Sallustio, Seneca, Cicerone ecc…, per renderci conto di come il genio umano si sia interessato nel trasmettere alle future generazioni avvenimenti che sarebbero andati dimenticati se non fossero stati raccolti e minuziosamente catalogati.
L’avvento più importante per noi cristiani è la venuta di Gesù Cristo così come è narrata dai 4 Evangelisti e poi è diventata la base fondamentale della chiesa ortodossa e della chiesa cristiana- cattolica.
Uno degli scrittori cristiani che si sono distinti nel narrare l’Avvento è stato Sant’Agostino, il quale scrive che “Nessuno è salvo, se non accoglie Cristo che viene”. Sant’Agostino afferma che la liturgia illustra le qualità che caratterizzano ogni cristiano nel periodo dell’Avvento e le elenca in: Fede-Vigilanza-Conversione- Preghiera- Speranza- Gioia. Questo periodo prepara ogni cristiano all’attesa di Cristo che ritorna in mezzo agli uomini per portare pace e fratellanza.
Un altro scrittore cristiano che si è distinto nell’esporre la dottrina sulla venuta di Cristo è stato Sant’Ambrogio che lasciò un segno particolare nella Liturgia. Introdusse canti e inni nella chiesa occidentale tratti dalla liturgia orientale. Nei tempi moderni l’Opus Dei si è interessato dell’Avvento attraverso il suo fondatore San’Josemaria che diceva: ogni Natale “deve essere per noi un nuovo e peculiare incontro con Dio, in modo tale che la sua luce e la sua grazia entrino fino in fondo nella nostra anima”.
Per concludere mi piace citare la Preghiera di Joris Karl Huysmans:
Signore,
abbi pietà del cristiano che dubita,
dell’incredulo che vorrebbe credere,
di noi, prigionieri della vita,
che andiamo avanti da soli nella notte,
sotto un cielo non più illuminato
dalla fiaccola dell’antica speranza.(di Prof. Francesco Squarcella - del 2011-12-22)
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