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LA GRAFOLOGIA, UNO STRUMENTO UTILE AL SERVIZIO DELL'UOMO

La grafologia, uno strumento utile al servizio dell’uomo

La grafologia è una tecnica da utilizzare per la comprensione di caratteristiche psicologiche dell’individuo attraverso l'analisi della sua grafia. Ovviamente, seppur di lontana concezione, questo tipo di tecnica scientifica, è sempre stata vista con un po’ di scetticismo per vari motivi. In Italia e nel mondo, esistono vari sistemi grafologici caratterizzati da punti di vista differenti.
Con l’occasione abbiamo incontrato la Dottoressa Cecilia Rinaldi, consulente grafologica presso strutture che vanno dalla scuola alla selezione del personal, dalla difficile situazione delle casi circondariali ai tribunali. Rinaldi, socio fondatore e presidente dell’Arigraf di Pisa, ha sottolineato l’importanza della grafologia e il suo impiego in vari campi della società è, e può essere rilevante.

Dottoressa Rinaldi, spesso il termine “grafologia”, è erroneamente associato a discipline non propriamente scientifiche, potrebbe fare chiarezza?
R - È vero, a volte la grafologia viene affiancate alle scienze esoteriche come l’astrologia o la cartomanzia. In realtà se ci avvicina con interesse vero a questa disciplina si comprende rapidamente la sua configurazione di vera e propria scienza umana, perché essa ha individuato l’oggetto di studio (la scrittura), ha sviluppato un metodo e si avvale di una tecnica con le sue procedure e i suoi termini, che sperimenta empiricamente. Gli studi realizzati su decine di migliaia di scritture hanno permesso di rilevare la presenza di determinati segni e di correlarli ad aspetti del comportamento degli scriventi. Anche se non in maniera meccanicistica: ogni segno va interpretato in modo diverso a seconda dell’ambiente grafico in cui si inserisce. In questo procedimento importante è l’ambito neurofisiologico e l’ambito simbolico: il gesto grafico ha origine da una attività cerebrale che è diversa in ogni individuo, e l’uso del foglio di carta può essere interpretato sulla base del simbolismo spaziale di Pulver, grafologo svizzero.

Lei ha fondato l’ARIGRAF, di cosa si tratta?
R - Arigraf sta per Associazione di Ricerca Grafologica e la sede centrale è a Roma. Insieme con Pietro Pellegrini, Fabio Macchioni e grazie a Jaqueline Caracciolo, nostra insegnante, abbiamo fondato nel 2001 l’Arigrafpisa. È una associazione che promuove corsi triennali di grafologia finalizzati alla acquisizione del diploma di grafologo, e seminari di approfondimento nell’ordine di tre, quattro, ogni anno. Inoltre, porta avanti ricerche come quelle ancora in atto su grafologia e depressione. Nella situazione attuale della nostra società, pensa che la grafologia possa avere sbocchi professionali? Nel merito cosa può consigliare a chi volesse intraprendere questa strada.
Credo che questa disciplina, pur faticosamente, stia raccogliendo sempre maggiori consensi e apprezzamenti in vari ambiti lavorativi. Certo non è facile pensare di esercitare solo la professione di grafologo, comunque sono convinta che chi desideri “entrare” in grafologia e dedicare il suo tempo a essa, debba avere soprattutto un grande interesse e un grande rispetto per l’essere umano, e per tutte le sue sfaccettature.


Ad avvalorare, il tutto, la Dottoressa Rinaldi, tiene a precisare che l’associazione effettua nell'ambito delle sue attività l’orientamento scolastico, le perizie grafiche su scritti contestati e su lettere anonime e collabora con operatori clinici (medici, psicologi, psichiatri). Inoltre, segnala che propone un corso dal titolo: “Scarabocchi che passione!”, un breve corso sul disegno infantile”, rivolto agli educatori, ai genitori, agli insegnanti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria, e a tutti coloro che sono interessati a migliorare la conoscenza dei bambini, grazie all’analisi dei loro scarabocchi e dei loro disegni. Attraverso il disegno il bambino esprime il suo temperamento, gli stati d’animo, le emozioni, come vive l’affettività e la famiglia, come percepisce le persone e l’ambiente che lo circonda.
Il disegno infantile diventa così un efficace mezzo di espressione e di comunicazione, grazie al quale ogni bambino si racconta con spontaneità e inconsapevolezza, consentendo all’osservatore attento di poter cogliere elementi importanti per comprenderlo meglio e per aiutarlo nel suo percorso di crescita. Insomma, un team ed un’associazione molto attiva che studia ed attua strumenti che possono aiutarci in molti settori della nostra vita, oltre che contribuire alla scoperta della personalità umana. Per chi fosse interessato a conoscere questa realtà può visitare il sito: www.arigrafpisa.it.
Grafologia di Michelangelo Buonarroti fonte Arigraf Pisa
(di Maurizio Piccirillo - del 2013-02-23) articolo visto 5972 volte
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