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IL POTERE DEL WEB

Il suo inarrestabile processo di diffusione sta portando ad un sempre maggiore interscambio di pensieri ed opinioni tra differenti culture

La nascita del Web risale ufficialmente al 6 agosto 1991 allorquando l'informatico inglese Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito Web e deve assolutamente essere considerata come un evento storico di portata internazionale paragonabile, sul piano culturale, alla nascita delle ideologie quali il marxismo o il nazismo o, sul piano pragmatico, alle guerre mondiali novecentesche.
Infatti esattamente come questi avvenimenti, il web ha cambiato radicalmente il modo di guardare e di pensare il mondo e il modo che ciascuno di noi adotta per relazionarsi con le altre persone e per condividere le proprie conoscenze.
La grande svolta radicale del web si registra principalmente sul piano culturale e in modo specifico nella velocissima diffusione delle notizie che ha ormai sostituito i media tradizionali quali la televisione e la radio; da parte loro, queste ultime vedendo 'minacciato' il loro futuro hanno messo in atto una serie di strategie, quali l'imposizione delle etichette e del copyright, per combattere la diffusione via web della musica, dei filmati televisivi e in alcuni casi anche delle notizie, almeno di quelle che sono controllate dalla pubblicazione editoriale. Strategie però che, come si può ben notare, sono del tutto fallite.
Al giorno d'oggi ormai il web sembra non avere nemici che lo possano fermare: ogni individuo del mondo occidentale e non ha la possibilità di collegarsi alla rete in modo diretto, semplice e, nella maggior parte dei casi, gratuito e illimitato. Ogni apparecchio elettronico permette la connessione, dai computer ai cellulari e tramite tali dispositivi l'informazione arriva rapida e quasi contemporanea all'avvenimento accaduto. Insomma, sapere cosa succede dall'altra parte del mondo, mettersi in comunicazione con persone in ogni parte del globo non è mai stato così facile.
Grazie alla circolazione rapida e veloce delle notizie si assiste anche all'enorme diffusione di pensieri e idee e a scambi di opinioni tra culture diverse; ciò ha portato alla divisione della 'popolazione del web' in due gruppi virtuali: da una parte coloro che rifiutano tutte le ideologie e sostengono l'uguaglianza totale di popoli e di idee e dall’altra coloro che invece fomentano le divisioni razziali e culturali tra le genti, offendendo e rifiutando le opinioni altrui. In questo mondo virtuale si vengono così a creare due poli contrapposti che influenzano l'andamento politico e religioso degli stati e in alcuni casi determinano guerre e pace; questo è il grande potere del web, quello di manipolare le coscienze delle persone e le loro conoscenze e di guidare e determinare così l'andamento dei fatti concreti e quotidiani. Il World Wide Web può quindi diventare tanto uno strumento molto pericoloso se usato da persone sbagliate, quanto uno strumento utile e benefico se mosso da menti sane.
Certo è sicuramente prematuro voler trarre delle considerazioni sugli effetti della rivoluzione informatica che stiamo vivendo ma non è altrettanto prematuro riconoscere la portata epocale di tale avvenimento e la possibilità che in esso è contenuta di creare un'intera società virtuale e interculturale che permetta di unire genti e tradizioni. Tale progetto ben si è realizzato con la creazione di Wikipedia, la più grande enciclopedia mai esistita, ma si realizza anche in tutti i social network o nei 'mondi virtuali' che permettono alle persone di avere delle vere e proprie 'seconde vite'. Anche in questo caso la manipolazione e il potere del web è estremamente evidente sia nella possibilità che viene data a ogni uomo di sapere e di comunicare, sia nel controllo politico e economico che gli uomini potenti esercitano sulle menti delle persone attraverso i cosiddetti 'messaggi subliminali informatici' che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi anche senza rendercene conto.
È quindi molto importante prendere coscienza della rivoluzione informatica globale che stiamo vivendo e del modo in cui essa ha completamente cambiato il nostro modo di vivere il mondo e nel mondo, per continuare a far parte del futuro che ci aspetta senza ‘venir tagliati fuori’ dalle nuove generazioni e dalle nuove tecnologie.
(di Jacopo Scionti - del 2013-05-02) articolo visto 5181 volte
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