Il tasso €STR, la cui amministrazione e vigilanza spetta alla Banca Centrale Europea, è stato introdotto per rispondere ai requisiti della direttiva sulla Benchmark Regulation (BMR). Questo nuovo indice €STR ha l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e minore volatilità in quanto sarà determinato in base alle effettive transazioni e non sull’offerta, come avveniva per Eonia.
L’arrivo di €STR è avvenuto dopo anni ricerca di un nuovo modello di benchmark dei tassi che fosse il più sostenibile possibile, con i rischi di un passaggio così delicato. “Passeranno almeno un paio d’anni prima che l’intero sistema bancario possa percepire il cambiamento – dichiara Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA – L’introduzione del nuovo parametro €STR avverrà in modo progressivo e convivrà con Eonia; inoltre dal 2022 sostituirà anche l’attuale Euribor, trasformando il futuro indice in un tasso più stabile e meno volatile”.
Al momento, con l’introduzione di €STR, chi intende sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, o chi ne possiede già uno, non avrà ripercussioni sulla rata dei mesi scorsi, essendo la quasi totalità dei mutui in Italia legati al parametro Euribor, che resterà comunque in vigore.
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