“Come sempre le sensazioni nel giorno dell’udienza sono contrastanti – dice all’Ansa Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – C’è la speranza che 14 mesi di detenzione possano bastare per giudicare Patrick innocente. C’è la sensazione di una imprevedibilità delle decisioni da parte della magistratura egiziana e c’è l’attesa, come sempre, di conoscere l’esito che come spesso accade non sarà contemporaneo alla fine dell’udienza. La speranza è sempre viva”.
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