Il 31 gennaio è uscito il singolo di Federica Balucani ‘O surdato ‘nnammurato, su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. Si tratta del primo estratto dall’album Neapolis, uscito per la label bolognese Jadda e primo album da solista di Federica Balucani, soprano pop-lirico che abbiamo visto, in più occasioni, come cantante della Banda Musicale della Polizia di Stato e in programmi culturali della Rai.
Il progetto è frutto della decennale collaborazione della cantante con il musicista Pape Gurioli, pianista eclettico con prestigiose collaborazioni con grandi artisti quali Jovanotti, Luciano Pavarotti, Lunapop e Laura Pausini, solo per citarne alcuni.
Un disco “elettronico”, ma anche colto e con il canto classico di Federica: una Napoli del futuro. Federica ha da sempre una grande passione per le canzoni napoletane, da qui la scelta di uscire con questo album.
Balucani e Gurioli avevano già collaborato nello spettacolo, poi diventato anche album, Cult Memorandum, una reinterpretazione di brani di musica leggera e parti di brani d’opera molto conosciuti di artisti, compositori, cantanti che hanno lasciato un segno nella storia della musica mondiale.
Federica Balucani ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“‘O surdato ‘nnammurato” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?”
“‘O surdato ‘nnammurato” è una canzone che amo molto. È stata scritta nella prima metà del Novecento e parla di un giovane soldato in guerra che rivolge un pensiero alla sua amata lontana. È un brano dall’andamento vivace e per questo apparentemente allegro (il testo ha sicuramente un carattere positivo dato che parla dell’amore di questo giovane), ma in realtà descrive la solitudine del soldato che durante la prima guerra mondiale si ritrova lontano dalla sua casa e cerca di trovare conforto nel pensiero della donna che ama.
Cosa vuoi trasmettere con questo brano?
Abbiamo cercato di raccontare due aspetti: il primo è quello della guerra, espresso nell’arrangiamento di Pape Gurioli con colpi di percussioni a simboleggiare gli spari, e dei pad elettronici a simboleggiare la nebbia, la cupezza e il freddo delle trincee di guerra; il secondo aspetto è invece quello dell’amore del giovane, rappresentato sia attraverso la dolcezza del canto e della melodia sia attraverso abbellimenti melodici strumentali esplicitamente cantabili che a sprazzi si evincono nell’arrangiamento.
Che tipo di accoglienza ti aspetti?
Spero che chi ascolterà questo classico napoletano possa apprezzarne tutte le caratteristiche, sia quelle tradizionali che ho espresso con la voce sia quelle contemporanee espresse dall’arrangiamento elettronico volutamente contrastante.
Come nasce il tuo progetto musicale?
Il progetto musicale nasce dalla volontà di dare una veste insolita a canzoni napoletane che finora sono state proposte quasi sempre in chiave classica, come fossero intoccabili. E in un certo senso lo sono, ma perché non dar loro una luce diversa, personale sicuramente, e che possa descrivere le atmosfere di queste canzoni con suoni inusuali e a volte azzardati? Da qui il connubio, sicuramente audace, tra classicità del canto e arrangiamento solo elettronico, con il rispetto delle armonie originali. Questo credo sia il primo esperimento assoluto a livello internazionale di canzoni napoletane classiche insieme a musica solo elettronica. Il risultato è una scoperta interessante.
Potete ascoltarlo qui: https://bfan.link/o-surdato-nnammurato.
CREDITS NEAPOLIS
- Soprano: Federica Balucani
- Arrangiamenti: Pape Gurioli
- Programmazioni: Luca Sparagna, Riccardo Rinaldi
- Mix: Riccardo Rinaldi
- Tastiere pianoforte batterie: Pape Gurioli
- Basso, Chitarre, percussioni: Luca Sparagna
- Batterie add: Riccardo Rinaldi
- Preproduzione Fortuitus Studio (Marradi-FI)
- Prodotto e Mixato: Ohm Guru Studio (Bologna )
TRACKLIST:
1- O’ Marenariello
2- A tazza ‘e café
3- Core ‘ngrato
4- ‘O sole mio
5- Caruso
6- ‘O surdato ‘nnamurato
7- Voce ‘e notte
8- I’ te vurria vasa’
9- Reginella
10- Munasterio ‘e Santa Chiara
BIO
Federica Balucani, soprano di origine umbra, è un’interprete di fine eleganza. Dopo essersi laureata con lode in canto lirico presso il Conservatorio Bruno Maderna di Cesena e gli studi di perfezionamento vocale, ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri italiani (Gran Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Massimo di Palermo, Auditorium Santa Cecilia di Roma, Teatro Romano in occasione del Festival dei Due Mondi di Spoleto) ed esteri (USA, Russia, Cina, Malesia, Malta, Azerbaijan), adattando la sua vocalità duttile e timbricamente riconoscibile anche alla musica leggera. Dotata di un repertorio ampio ed eterogeneo, è stabilmente impegnata con la Banda Musicale della Polizia di Stato e con l’ensemble LE DIV4S. È stata solista nei concerti della prestigiosa Orchestra Giuseppe Verdi di Milano e indicata dal Maestro Ennio Morricone come degna interprete delle sue più famose colonne sonore.