Occhi nudi è uscito il 22 gennaio 2021 per laCantina Records di Vicenza. Questa canzone è un vero e proprio GPS per chi si sente perso dentro ad una puntata di Black Mirror e vuole ritrovare la bellezza di una quotidianità perduta che in passato ha dato per scontata. Alcuni movie distopici, una chiacchierata con uno sconosciuto in autogrill e il cielo autunnale di Milano, hanno ispirato il sound decisamente elettronico e l’atmosfera alla Blade Runner. La canzone è stata scritta da Mosè Santamaria e prodotta da Giacomo Capraro e Max Manticò interamente presso laCantina Records.
Mosè Santamaria ci ha gentilmente concesso un’intervista.
Occhi nudi è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?
Una storia d’amore in un mondo distopico potrei dirti! Occhi nudi è un po’ come svegliarsi dall’oggi al domani all’interno di una puntata di Black Mirror dove tutte le tue certezze sono state scardinate e l’unica cosa che ti rimane è l’amore che alimenta la fiducia nei confronti della vita e saper cogliere il bello proprio ad occhi nudi.
Che cosa vuoi far passare attraverso questo brano?
L’importanza delle piccole cose che decorano la nostra quotidianità, che la rendono unica e prezziosa, insomma nostra. Di Vivere alimentando il senso di gratitudine perché anche ciò che sembra così scontato non lo è mai, un abbraccio, la libertà di spostarsi e dire la propria, di condividere momenti con le persone che amiamo e il tempo che abbiamo a disposizione in questa vita.
Com’è ricaduta la scelta sul sound elettronico e sull’atmosfera alla Blade Runner?
Per me la musica elettronica è quasi una seconda pelle, sono cresciuto divorando gli album di Vangelis, Jean-Michel Jarre ed Enigma. Unisci poi un amore a prima vista per i film e i romanzi Sci-Fi e Distopici (a casa ho tantissimi titoli della collana URANIA) e il risultato è Occhi nudi, una storia d’amore in un mondo
Come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Questa è la domanda che preferisco… (sto scherzando ahahaha). In realtà per me è una domanda non facile alla quale rispondere, perché per me non è una passione o un hobby, fa parte del mio essere e del mio modo di vivere. Se ho un pensiero o un’emozione da condividere lo esprimo attraverso una canzone o un giro di pianoforte.
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