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“Operazione Tajine”, a Lecce blitz antidroga della polizia: eseguiti 8 arresti

LECCE – Si è conclusa, con l’esecuzione di 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 25 indagati, un’operazione della Polizia condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Lecce.

Alle fasi operative delle esecuzioni delle ordinanze cautelari svoltesi in nottata, hanno concorso numerose pattuglie del locale Reparto Prevenzione Crimine, unità cinofile e personale delle Squadre Mobili di Bari, Brindisi e Novara.

L’attività investigativa, svolta nell’ambito dell’Operazione denominata “Tajine” e che prende il nome dal tipico piatto marocchino, ha consentito di dare esecuzione al provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto soggetti, responsabili, in concorso tra loro, del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, violazioni di cui agli artt. 73 – 74 del  D.P.R. 309/90 , nonché del reato di detenzione illegale di armi, violazioni di cui agli artt. 1,4,7, della Legge 895/67 in materia di armi.

Gli arrestati sono un 36enne, un 67enne, un 43enne, un 65enne, un 31enne e un 44enne, tutti di nazionalità italiana, nonché un 49enne e un 44enne di nazionalità marocchina. Al momento risulta irreperibile un 39enne marocchino.

In particolare, le indagini compiute dalla Squadra Mobile salentina hanno consentito di acclarare, nell’ambito di una più vasta e articolata attività investigativa, come gli arrestati, unitamente agli altri venticinque indagati per le medesime violazioni, si siano resi responsabili, in un contesto associativo, di numerose importazioni e trasporti di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish, avvenute in alcuni comuni a sud di questo capoluogo (Nardò, Copertino, Leverano e Taurisano), nonché della detenzione illegale di armi.

Gli arrestati sono stati tradotti nelle Case Circondariali di Bari, Brindisi e Lecce. Nello specifico è stato oggetto di sequestro:

  • 2 Kg. di cocaina
  • 20 Kg. di hashish
  • 2 kg. di marijuana
  • 1 carabina
  • 1 revolver
  • 1 pistola semiatomatica
  • 1 silenziatore
  • 1 fucile cal. 12 a canne mozze
  • 200 proiettili di vario calibro
  • 2 detonatori

L’hashish giungeva, attraverso la penisola iberica, dal Marocco, mentre la cocaina arrivava nel basso Salento grazie ad alcuni contatti che uno degli italiani arrestati intratteneva con soggetti di origine calabrese.

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Redazione L'Opinionista

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