“Oppure”, il testo del nuovo singolo di Godot [VIDEO]

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Il brano nasce in completa solitudine, in un eterno giovedì. Da oggi 23 aprile è disponibile in radio e digitale

Da oggi 23 aprile è disponibile in radio e digitale “Oppure“, il nuovo singolo di Godot che nasce in completa solitudine, in un eterno giovedì. L’esigenza di scrivere nel caos quotidiano, la ricerca delle parole giuste. Oppure è prendere coscienza dei propri errori, del proprio dolore, della perdita. Ed anche una supplica, ma sussurrata, al ritorno.

Godot: “Raggiunsi un luogo a me molto caro, la casa nel senese, che per me ha sempre rappresentato le radici di ciò che sono. Per tre giorni, seduto davanti ad un orizzonte fatto di colline e sogni che avevo infranto, scrissi. Scrissi di amore finito, ma per cui non mi ero mai dato il tempo di metabolizzare e dire davvero “addio”. Scrissi delle incertezze, del mio essere perso, del non sapere più chi si è davvero“.

Il brano è scritto interamente da Godot e prodotto poi insieme a Simone Pirovano e Lorenzo Caperchi. Gli archi sono della magnifica Daniela Savoldi.

Godot: “Abbiamo lavorato al pezzo mantenendo inalterato il racconto che il testo porta con sé, ma modificandone la struttura e portando i due ritornelli tutti sul finale del brano. Uno è cantato con poca voce, il secondo è un urlo. In chiusura l’apertura ad una nuova possibilità“.

Il video di Oppure in uscita il 27 aprile è stato realizzato totalmente in casa grazie all’aiuto di Chiara e Francesca Turati, vicine di casa di Godot. Nessuno dei tre ha competenze tecniche e registiche, ma è bastata una taverna riempita di teli per imbiancare, abbondante carta velina e qualche immagine proiettata e il gioco era fatto. In due giorni insieme, con tutta la voglia di riempire la quarantena di creatività e con un budget totale di 6€, ha preso vita il video di Oppure. Davide Morando poi, talentuosissimo registra e amico, da Tortona ne ha curato il montaggio.

Il video – realizzato unicamente con un cellulare – vuole rappresentare l’estraniamento di sé in un luogo altro, interno ad ognuno di noi. Sui teli scorrono in modo confuso immagini, che sono ricordi di momenti e luoghi, mentre io rimango quasi intrappolato. È la rappresentazione del “viaggio” mentale fatto durante la stesura del brano.

Label : Aurora DIschi
Distributor: Artist first

TESTO DI OPPURE – GODOT

Resto a guardare l’orizzonte,
In questo eterno giovedì
Non ho bisogno più di niente,
Non c’è più niente qui.

Tu non chiedevi nulla in cambio
Io davo retta solo a me
Con l’egoismo di chi vuole
Tracciare strade, decidere
Traccio la strada io per te.

C’è un fiore che non fa rumore
L’ho sempre avuto in tasca io
L’ho stretto troppo e adesso muore
Non so badare all’amore, io
Non so badare all’amore, io

Guardami qui, guardami adesso
Mi riconosci? Sono io
Son quello che un giorno ha detto
“Non so chi sono, quindi addio”

E ho camminato nella pioggia
Senza più orme da seguire
A terra vetri in mille pezzi
Ma non sentivo più dolore
E tu lo senti il mio dolore?

Abbi cura di te,
Dei tuoi occhi neri,
Delle tue labbra,
Del mio ricordo
Della nostra storia
Abbia cura di te
Come ne hai avuta poi di me.

Abbi cura di te,
Dei tuoi occhi neri,
Delle tue labbra,
Del mio ricordo
Della nostra storia
Abbia cura di te
Oppure,
Abbi cura di me.