Tornano in radio e in digitale dal 20 novembre Le Tendenze con il nuovo singolo “Ossigeno (mi sei mancato)” (LTM /Artist First) che i fratelli Daniele e Francesco Saibene hanno scritto con la collaborazione di Fabio Castelli. Fuori oggi anche il video. Le Tendenze è il duo milanese dei fratelli Daniele e Francesco Saibene. Ciò che li ha portati a scrivere canzoni è stata la voglia di cercare una luce dentro di loro. Il mondo dell’adolescenza non è stato ‘gentile’ e tutte le vicissitudini subite gli hanno permesso di trovare la speranza nella musica. Cantano con leggerezza ed ironia la profondità che tutte le persone hanno dentro.
Il duo ci ha gentilmente concesso un’intervista.
“Ossigeno (mi sei mancato)” è il vostro nuovo singolo, com’è nato e con quale esigenza?
Sembrerà strano, ma è nato circa due anni fa in una jam session casalinga, durante la quale è uscita fuori la parola ‘ossigeno’. Non pensavamo certo che potesse diventare così significativa oggi questa parola… L’esigenza è stata la voglia di staccare da un periodo molto pesante, lasciare andare le cose vecchie, cercare aria nuova.
Il brano vede al centro la ricerca della libertà e parla di un sognatore che vuole evadere dalla sua prigione. In qualche modo il singolo vuole essere un rimando alla vita di ognuno di noi?
La vita delle persone presenta sempre eventi ai quali viene attribuita pesantezza. La musica per noi è un atto trasformativo e la canzone ne è un esempio. Speriamo con tutto il cuore di trasmettere una sensazione di libertà e divertimento a chi ascolta questa canzone.
Questo lavoro è accompagnato anche da un videoclip, come si caratterizza?
Un colloquio di lavoro, l’evasione, la barca, il lago. Nel video abbiamo voluto rappresentare una situazione molto comune per tutti e vissuta spesso con ansia: il colloquio di lavoro. Abbiamo pensato bene di ‘smontare’ l’idea comune che ne hanno le persone, rendendo ‘possibile’ una pacifica ribellione che ha qualcosa di punk nello spirito. Insomma abbiamo sdrammatizzato! per noi è importante non prendersi troppo sul serio nella vita, senza essere superficiali. Infine il video si chiude con un bel giro in barca sul Lago Maggiore, suonando e cantando insieme Ossigeno!
Come vi siete avvicinati al mondo della musica e con quali finalità?
Ci siamo avvicinati nell’adolescenza ascoltando i Linkin Park, poi sono cambiate tante cose. La musica per noi è una grande occasione per esprimersi, raccontando sensazioni. Ogni volta che iniziamo a scrivere canzoni, per noi è sempre un nuovo inizio. La finalità è il percorso stesso che stiamo vivendo.
Testo Ossigeno (mi sei mancato) – Le Tendenze
Ossigeno, mi sei mancato in quella stanza
prendo una pausa dalla giungla,
che di astinenza ne ho abbastanza,
non di parole ma di suoni.
Così nuovi che poi staccherò la spina,
alla ricerca di vertigini. Neanche fosse un crimine…
fuggo via da Alcatraz, spiagge caraibiche,
salgo sul mio Easy Jet, spero non sia Bandersnatch.
Amici ormai nemici, mi cercano delusi,
ma questa volta metto giù.
I voli ora decollano, i telefoni si spengono,
insufficienza empatica, in valigia ho solo l’anima
Ossigeno, mi sei mancato in quella stanza
prendo una pausa dalla giungla,
che di astinenza ne ho abbastanza,
non di parole ma di suoni.
Ossigeno, mi sei mancato in quella stanza
prendo una pausa dalla giungla,
Ricarico, che di astinenza ne ho abbastanza,
non di parole ma di suoni.
Scusa mi dissocio, qui mi sento a disagio
il cubo di Rubik lo lascio a Stanley Kubrik
l’ansia vola in un palloncino che esploderà nell’aria,
nell’aria.
Ossigeno, mi sei mancato in quella stanza
E ti dirò, prendo una pausa dalla giungla,
che di astinenza ne ho abbastanza,
Mi ciberò, non di parole ma di suoni.
Ossigeno, mi sei mancato in quella stanza
prendo una pausa dalla giungla,
Ricarico, che di astinenza ne ho abbastanza,
non di parole ma di suoni.
Non di parole ma di suoni.
Buongiorno cari haters,
fatemi fare il busker, cosa scusa?
campioni di sto master,
lanciate meme su whatsapp
proiettili anti-stress.
Proiettili anti-stress.
Proiettili anti-stress.
Ossigeno,
E ti dirò,
Ricarico,
Mi ciberò
Ossigeno, mi sei mancato in quella stanza
E ti dirò,
Ricarico,
Mi ciberò, non di parole ma di suoni
Ossigeno,
E ti dirò,
Ricarico,
Mi ciberò,
Ossigeno.