“I liberi professionisti, insieme agli operatori del settore turismo e i commercianti, sono le categorie che più hanno pagato le conseguenze economiche della crisi pandemica. Pensare di aumentare la pressione fiscale della mini flat tax dal 15% al 23%, quando molti di loro non riescono neanche a pagare gli affitti, è assurdo e sconsiderato. Al contrario – conclude Pagano – ci sarebbe bisogno di politiche economiche espansive che sostengano i settori più fragili del Paese, come i giovani con redditi più bassi, prevedendo, ad esempio, di una “no tax area” fino a 35.000 euro di fatturato per gli under 35”.
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