Nel suo Pagghiòla, Simona Pennisi porta in gioco tutti i luoghi comuni e le credenze (ma anche le tradizioni) che la terra natìa le ha lasciato addosso. Stereotipi da cui è facile scappare se si decide di cambiare aria e vita come la stessa autrice – abbandonando la propria terra verso altri luoghi promettenti, Milano – ma in cui ci si ritrova immersi, quasi attirati da una forza atavica, quando si decide di fermarsi, di non andare a cercare possibilità migliori altrove.
Caterina ha ereditato dalla nonna un appartamentino in un chiassoso condominio, dove tutti i condomini sono informati e seguono le vicende degli altri inquilini. Sicuramente il chiacchiericcio non può che essere di compagnia per Caterina e il suo Pinscher, così come le storie e le vicende che accompagnano i personaggi del palazzo – dai giovanissimi studenti dell’ultimo piano alla signora Pulvirenti (la regina del pettegolezzo) ma, alla fine, anche Caterina dovrà decidere se sottrarsi alla pratica sociale del pettegolezzo o a sottrarsi al desiderio di intrufolarsi nelle vite degli altri condomini. Caterina è una giovanissima studentessa, per di più single e in un contesto in cui, se non hai ancora messo su famiglia – e magari non ne hai intenzione – vieni considerata come la disadattata, la stramba, la “babba” come direbbe un buon siciliano.
In opposizione al personaggio di Caterina arriva Veronica, madre appena divorziata, destinata a portare un gran viavai nella palazzina catanese, a partire dai frequenti ospiti che accoglie nel suo appartamento, sotto gli sguardi attenti del vicinato. C’è da chiedersi, allora, chi avrà la meglio tra il mantra indiscutibile del “cuttigghìò” e la capacità di saper guardare oltre i pregiudizi e le chiacchiere diffuse, le voci del paese. E infatti, il Paese, che facilmente si riconosce dietro il continuo spettegolare disinteressato dei condomini, diviene in Pagghìola una questione predominante, si erge personaggio a costo di lasciare andare il lettore quasi cambiato, invitato a guardare verso le proprie tradizioni in un misto di repulsione e fascinazione. Perché, con un pizzico di ironia e una storia promettente, questo fa il romanzo d’esordio di Simona Pennisi: rende i pregiudizi parte del gioco e sembra voler invitare chi legge a guardare la vicenda sotto un altro punto di vista.
Link al libro: https://www.amazon.it/Pagghiòla-Simona-Pennisi/dp/8833237524/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=17N4NBGY7O3RZ&keywords=pagghiola+simona&qid=1674472273&sprefix=pagghiola+simona%2Caps%2C112&sr=8-1
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