PALERMO – Nell’ambito dell’operazione denominata “Oil Box” e rivolta a individuare fenomeni di contrabbando di prodotti petroliferi, i finanzieri del Gruppo di Palermo hanno scoperto un traffico di olio lubrificante di provenienza sconosciuta, in violazione delle norme sul trasporto e lo stoccaggio dei combustibili.
Un continuo andirivieni di furgoni pronti al successivo carico ha insospettito le Fiamme Gialle, entrate in azione, alle prime ore del mattino, all’interno della sede operativa di una ditta dedita da anni alla vendita al dettaglio di ricambi auto.
Qui sono state trovate migliaia di lattine e di flaconi di olio lubrificante, tenuti senza alcuna cura delle prescrizioni sulla sicurezza della conservazione di liquidi infiammabili e, quindi, altamente pericolosi.
Fra batterie, rotoloni di carta, supporti meccanici ed utensili vari, nel box/magazzino è stata inoltre rinvenuta, ben occultata da una parete costituita da materiale plastico, una gigantesca cisterna di olio lubrificante di provenienza sconosciuta.
Complessivamente, il lubrificante sequestrato sfiora i 18 mila litri per un valore stimato di circa 95 mila Euro.
Il titolare della ditta, un palermitano di 45 anni, è stato denunciato per contrabbando di prodotti energetici e per l’omessa denuncia di un ingente quantitativo di prodotto infiammabile detenuto in assenza del prescritto Certificato di Prevenzione Incendi.
Proseguono gli accertamenti dei finanzieri per appurare la reale provenienza e la destinazione del prodotto, nonché per ricostruire il giro d’affari della ditta che, per ora, ha evaso al fisco circa 7 mila euro di imposte di consumo.