Tutti si sono cimentati nella vendita di un prodotto uguale per tutti, un pallone da calcio ufficiale della serie A; poi una giuria, composta da personalità esterne al mondo della vendita diretta, ha pronunciato il verdetto: Fiorino si è distinto per professionalità, tecnica e doti comunicative.
«Paolo Fiorino ha colto il lato sensibile dell’interlocutrice, identificando e utilizzando elementi di grande valore aggiunto emozionale. Ha portato a termine la vendita nei tempi definiti senza effettuare sconti e attivando tecniche di vendita attuali con modalità persuasive. Buona tecnica di comunicazione che è risultata fluida e assertiva»: queste le motivazioni lette dal presidente di Univendita Ciro Sinatra e dal club manager di ACF Fiorentina Giancarlo Antognoni al momento della premiazione, avvenuta domenica 15 ottobre allo stadio Artemio Franchi, poco prima del fischio d’inizio della partita Fiorentina-Udinese.
«È stata una grandissima emozione – dichiara Fiorino – Io sono un amante del calcio, sono tifoso interista e il momento della proclamazione nello stadio pieno è stato fantastico. Non mi aspettavo di vincere l’Oscar della Vendita: sono uno che si emoziona davanti alle persone e, durante la sfida di vendita, puntavo a fare bella figura, ma non immaginavo che la giuria avrebbe scelto me».
Paolo Fiorino, classe 1987, fa parte di Bofrost solo da sei mesi: prima ha lavorato per quasi otto anni come venditore in una concessionaria automobilistica. «Mi trovavo bene –spiega– ma dopo tanti anni volevo cambiare e mettermi in discussione. Così ho provato con un tipo di vendita diverso, dove non devo aspettare che i clienti vengano da me, ma devo essere io a cercarli».
Forte dei suoi risultati, ha ricevuto la nomination da Bofrost per partecipare all’Oscar della Vendita 2017 e sfidarsi, così, con altri dieci agguerriti finalisti:Mario Barp di AMC Italia, Roberto Battiston di Fi.Ma.Stars, Mirko Bertoncini di Vorwerk Folletto, Raffaella Bompani di CartOrange, Maria Letizia Campo di Lux Italia, Katia Marcomini di Vorwerk Bimby, Concetta Partinico di Dalmesse Italia, Nicola Sella di Vast&Fast, Pamela Spano di Avon Cosmetics e Anna Zancaglione di Tupperware Italia.
L’Oscar della Vendita chiude così in bellezza la sua prima edizione, cominciata con un galà sabato 14 ottobre nella Viola Lounge dello stadio Artemio Franchi di Firenze. Qui la giuria ha valutato le prove dei partecipanti e decretato il vincitore. Nel panel Sara Funaro, assessore al welfare del Comune di Firenze; Anna Lapini, presidente Confcommercio Toscana e componente della Giunta Confederale; Laura Masi, business development manager ACF Fiorentina e componente del CdA; Giancarlo Antognoni, club manager ACF Fiorentina; Luca Calamai, vice direttore della Gazzetta dello Sport; Niccolò Casalsoli, giornalista de La Nazione.
L’evento si è concluso con la premiazione in una location speciale, il campo di gioco della Fiorentina, tra l’applauso dei tifosi presenti allo stadio. «Abbiamo voluto questo momento straordinario –spiega il presidente di Univendita Ciro Sinatra– per celebrare in grande stile il miglior venditore a domicilio d’Italia, scelto non solo per i suoi risultati ma anche perché incarna al meglio i valori del nostro settore: professionalità nel presentare i prodotti e capacità di instaurare una relazione di fiducia con i clienti».
Altro obiettivo è far conoscere meglio agli italiani il mondo della vendita a domicilio e le sue opportunità di carriera: «Nel 2016 –ricorda Sinatra– le aziende di Univendita hanno fatturato oltre 1,6 miliardi di euro (in crescita del 2,5% rispetto all’anno precedente) e, con i loro oltre 156mila venditori, rappresentano una realtà economica di primo piano nel nostro Paese».
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