“Rispetto al passato”, prosegue Adelia Lucattini, “la comunicazione della malattia e della morte del Papa è stata divulgata sui social network dalla Chiesa, dal profilo dello stesso Ratzinger (è stato il primo Papa ad approdare su Twitter) a quello di Papa Francesco. Per questo, l’emozione è arrivata anche agli adolescenti e ai giovani, che si sono prima incuriositi e poi informati. La loro commozione è composta e i giovani in questa occasione stanno dando prova di rispettosa partecipazione”.
Tutto questo è stato preparato da Papa Ratzinger e rinforzato da Papa Bergoglio nel “Christus Vivit”: “Giovani, Dio vi ama e la Chiesa ha bisogno di voi”. Di conseguenza “è indubbio”, conclude Lucattini, “che Papa Benedetto XVII è stato il primo a battezzare i nuovi mezzi di comunicazione come “continente digitale”, e per questo è stato molto amato e seguito da chi si occupa anche di comunicazione”.
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