“Partono pieni di speranza, con l’intenzione di ricominciare la propria vita in un luogo sicuro. Ma, per lo più, finiscono in bassifondi pericolosamente sovraffollati o in insediamenti improvvisati, aspettando il loro destino. Coloro che sono costretti ad allontanarsi dalle proprie abitazioni a causa della crisi climatica hanno bisogno – dice il Pontefice – di essere accolti, protetti, promossi e integrati. Essi hanno il desiderio di ricominciare, ma bisogna dare loro la possibilità di farlo, e aiutarli perché possano costruire un nuovo futuro per i loro figli. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare sono tutti verbi che corrispondono ad azioni adeguate. Togliamo quindi uno per uno quei massi che bloccano il cammino degli sfollati, ciò che li reprime e li emargina, che impedisce loro di lavorare e di andare a scuola, ciò che li rende invisibili e nega loro la dignità”, rileva Papa Francesco.
“Vedere o non vedere, questo è il problema!”: dinanzi al dramma degli sfollati climatici Papa Francesco riprende lo shakespeariano dubbio amletico dell’ “essere o non essere” e lo trasforma in un monito sul tema dei migranti.
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