Attualità

A Parigi sorge la cattedrale Ortodossa Russa della Santa Trinità

Intervista-conversazione con sua Eccellenza Alexandre Orlov, ambasciatore della federazione Russa in Francia

Pose du dome sur CCOR. Bouygues Bat..Paris 75007. 19 mars 2016

PARIGI – Ci sono dei momenti particolari nella nostra vita in cui il relazionarsi all’interlocutore per un’intervista ha bisogno anche di quello stream of consciousness, che ci fa capire ciò che non saremmo capaci di comprendere e di esprimere. Per la seconda volta mi sono recata in quel piccolo territorio russo, che un po’ mi emoziona, è l’Ambasciata russa a Parigi. Nostalgia di una casa smarrita? Chissà! L’Ambasciata è vicina a Bois de Boulogne, proprio dove anni fa ho vagabondato pensando a canzoni, che ormai non potranno più essere cantate.

Non per caso siamo in questo mondo, non per caso percorriamo certe strade e in tutti i percorsi io ho sempre avvertito fortissima la Sua presenza. Nostro Signore ci conduce con mano sicura.

Una Cattedrale cristiana ortodossa sta sorgendo a Parigi e io mi infilo in un treno con i miei perché, le mie stanchezze, le sofferenze, ma anche con la mia grande speranza. L’interlocutore è un Ambasciatore incontrato il mese scorso a Nizza. Il mio cuore è rimasto a Nizza, nel suo mare che nell’ora blu fa sognare, nel suo cielo, nei suoi fiori. Città così tanto amata in una sera d’estate straziata. E si parte per Parigi, anche per sentirsi presenti in un Paese dal quale il terrore sembra non voler andarsene, si vuole essere solidali con conoscenti e amici, vicini a chi è in ansia ogni giorno.

L’intervista è stata fatta alla fine del mese di luglio e per vari motivi essa viene pubblicata adesso, nel frattempo l’Italia è stata colpita da un grave terremoto, tante vite spezzate, anche a causa di chi ha il compito della messa in sicurezza del territorio. Ricordiamo le povere vittime, riflettiamo e soprattutto lavoriamo con onestà.

Giungo all’Ambasciata con i miei appunti e il registratore, tante domande, soprattutto quelle non scritte. Vengo accolta da un’addetta stampa gentilissima ed efficientissima. Grazie, Anna.

Arriva l’Ambasciatore e inizia questa intervista, che dentro di me si è intrecciata con quello stream of consciousness, che non si può non soffocare, quando, nell’arco di pochi giorni, nel mondo ci sono stati tanti massacri per incuria, per follia, per trame politiche e mi riferisco alle vittime della Puglia, di Nizza e di Ankara, e un ricordo va anche anche alle vittime di Dacca e quanti massacri di cui i telegiornali non parlano … e si continua a uccidere.

Pose du dome sur CCOR. Bouygues Bat..Paris 75007. 19 mars 2016

Tanti pensieri attraversano il mio cuore e la mia mente, perché l’intervista ha come argomento la costruzione della Cattedrale russa a Parigi, dunque si tratta di spiritualità, l’essenza della nostra esistenza. Prima che inizi l’intervista, desidero rivolgere solo alcune parole a chi critica la Cattedrale e la ridicolizza parlando di imperialismo

, di russificazione della Francia e altre superficialità, una domanda per queste persone: ”Avete mai avuto la necessità di una vostra vita interiore?”

La pace, la ricchezza, la soddisfazione non giunge a noi attraverso incarichi prestigiosi o solidi capitali conquistati, noi ritroviamo noi stessi, la nostra identità, la nostra serenità mettendoci in ginocchio, e pregando nel silenzio, nel silenzio, per l’appunto, lontano da varie congetture e asperità, che inquinano la spiritualità, desidereremmo che qualche volta si potesse fare lo sforzo di buttare nelle immondizie il gossip.

Io avevo firmato parecchie petizioni per una costruzione di una Chiesa ortodossa russa a Parigi, ma credo di ricordare che c’era un sindaco molto ostile al progetto.

Determinante fu l’incontro del Patriarca Aleksij con il Presidente Nicolas Sarkozy, in visita in Francia nel 2007 il Patriarca domandò al Presidente l’autorizzazione affinché fosse costruita una Chiesa ortodossa russa a Parigi, perché c’era soltanto una piccola Chiesa nel quindicesimo arrondissement, costruita negli anni Venti sulle rovine di un vecchio atelier di biciclette. Una Chiesa molto piccola, che non poteva contenere tutti i fedeli, soprattutto durante la domenica e le feste religiose. Era pertanto una grande necessità la costruzione di una Chiesa e il Presidente Sarkozy, in linea di principio, diede il suo consenso. Una volta ottenuta l’autorizzazione, abbiamo iniziato a cercare a Parigi un terreno adatto alla costruire dell’edificio religioso. Nel frattempo il governo francese aveva deciso di spostare Météo France (Ente pubblico francese per gli studi relativi alla meteorologia) fuori Parigi. Un’offerta venne lanciata per vendere il terreno sul quale si trovava Météo France, situato sulla banchina Branly. La Russia vinse la gara d’acquisto e ottenne il terreno. Quando il Patriarca Aleksij morì, il suo desiderio divenne anche quello dell’attuale Patriarca Kirill. La comunità russa parigina è sempre stata molto numerosa e si sentiva la necessità di una Chiesa con un centro culturale. Sarà annessa anche una scuola primaria.

Vista l’importanza dell’evento e l’importanza di una citta’ come Parigi, che noi consideriamo il centro culturale dell’Europa, e per la quale abbiamo un affetto molto particolare, è stato bandito un concorso internazionale. Hanno partecipato diversi architetti, quasi cento partecipanti, la maggior parte erano francesi, il concorso è stato vinto da un architetto francese, ma il lato estetico del progetto non è piaciuto al sindaco di Parigi e quindi, per non contrariare la sua opinione, abbiamo proposto all’architetto Jean-Michel Wilmotte, il cui progetto era secondo in classifica, di prepararne un altro. Il nuovo progetto è piaciuto a tutti ed è stato accettato anche dal nuovo sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. Abbiamo sempre ricevuto l’aiuto e l’appoggio delle autorità francesi e del presidente Sarkozy all’inizio della costruzione, in seguito il presidente Hollande ha continuato a sostenerci.

Per quanto riguarda i Parigini, erano sempre favorevoli al progetto e hanno accolto molto bene l’installazione della prima cupola il 19 marzo scorso.

N.d.r. Dal 5 aprile 2014 è sindaco di Parigi una donna: Anne Hidalgo, il sindaco precedente, Bertrand Delanoe, era molto ostile alla costruzione della Cattedrale, che definiva una ‘parodia’.

É vero che vi è stato chiesto che l’oro delle cupole non brilli troppo?

“Sì, è vero, ci hanno chiesto che l’oro non brilli in un modo aggressivo per essere in armonia con altri monumenti molto importanti a Parigi, come la Torre Eiffel; è stato scelto un colore dolce che potremmo definire champagne o platinato, ed è davvero molto bello, cambia tonalità a seconda del colore del cielo”.

Ho saputo che a Sylvanés c’è una Chiesa costruita interamente in Russia e trasportata in Francia. Anche in altre località francesi ci sono delle Chiese russe?

“Ci sono molte Chiese ortodosse russe in Francia, che sono state costruite prevalentemente nel XIX secolo, c’è la Cattedrale Alexandre Nevskij, in rue Daru, a Parigi, che è stata la Cattedrale dell’Ambasciata russa in Francia, e le due Chiese a Nizza: la Chiesa di San Nicola, la più grande Chiesa russa costruita all’estero, nel 1912, e la Chiesa dedicata a San Nicola e Santa Alessandra in rue Longchamp, che fu la prima Chiesa russa ortodossa in Francia, costruita verso il 1856-1857. (N.d.r. In onore di Nicola I, morto nel 1855, la moglie Alexandra Fedorovna acquistò un terreno in rue Longchamp e vi fece costruire una Cappella. Fu consacrata ai Santi Nicola e Alessandra il 12 gennaio 1860). Ci sono anche delle Chiese a Cannes, Mentone, Biarritz, e altre più piccole.

(N.d.r. La seconda Chiesa ortodossa russa, inaugurata nel 1912, fu costruita in memoria del principe Nicola Romanov, che era morto a Nizza di meningite. Anche in questo caso fu una donna, l’Imperatrice madre Maria Fedorovna, a farsi promotrice della costruzione di una nuova Chiesa, più grande, poiché i russi presenti a Nizza erano sempre più numerosi. La Cappella, edificata per ricordare Nicola Romanov, entrò a far parte dell’altare della nuova Chiesa).

Ovunque si trovino delle persone con delle origini russe, una Chiesa è assolutamente necessaria, fa parte della nostra cultura. Con la rivoluzione bolscevica, le Chiese sono state abbandonate, e passarono alla giurisdizione del Patriarca di Costantinopoli”.

N.d.r. La Chiesa ortodossa russa di Sylvanès è un bellissimo esempio di amicizia tra i popoli; costruita in Russia, nella regione di Kirov, da artigiani locali, fu poi opportunamente smontata e portata in Francia con il treno, grazie ad un mecenate della SNCF (la Société nationale des chemins de fer français). Nel luglio 1993 arrivò alla stazione di Millau ad Aveyron. Per sei mesi alcuni giovani russi, gli stessi che l’avevano smontata, la ricostruirono in Francia nella foresta di Pessalles.

Pose du dome sur CCOR. Bouygues Bat..Paris 75007. 19 mars 2016

Lei, come Ambasciatore, deve essere diplomatico, ma io, come giornalista, mi permetto di dire che questa non è un’Europa unita secondo i principi cristiani, quest’Europa obbedisce alla religione dell’alta finanza.

Il documento concepito da Alessando I Romanov, affinché i Paesi siano uniti per il bene della gente e nel rispetto della cristianità, rimane tuttora la migliore intuizione per un mondo più equo e solidale. Inoltre, sempre come giornalista, che non è tenuta ad essere diplomatica, io penso che l’Ukraina è libera di decidere di entrare nell’ Unione Europea, ma sanno gli Ukraini che l’Unione Europea ha distrutto l’Italia, Paese in cui vivo? Ha distrutto la Grecia e l’identità di tanti altri Paesi, umiliandoli. E dovremmo ricordarci che a Kiev c’è stato il Battesimo di tutto il popolo russo nel 988 A.D..

“Sì, è vero, i russi hanno ricevuto il Battesimo a Kiev, nel fiume Dniepr nel 988 A.D., ad opera del Principe Vladimir, ispirato dalla sua sposa. Lui si era fatto battezzare in Crimea a Chersonesus, sulla Terra russa, allora l’Ucraina non esisteva, il vocabolo ‘Ucraina’ deriva dal ternine russo “Окраина ”, che significa ” limiti ”, infatti, queste persone vivevano al confine con la Russia. Gli ucraini sono un popolo slavo come noi e abbiamo le stesse origini.

A quei tempi le terre russe erano progredite nei confronti di altri Paesi europei, purtroppo i secoli di invasione mongola portarono i russi all’arretratezza e l’Europa in quei secoli progredì.

N.d.r. Con il disgregarsi della Rus’ di Kiev, soprattutto per motivi di successione al trono, sorsero altri importanti Stati russi, ricordiamo la Repubblica di Novgorod e il Principato di Vladimir, tutti furono assorbiti dall’invasione dei Mongoli, condotti da Gengis Khan. Ma più che di un dominio si trattò di un controllo delle terre russe. I Mongoli controllavano stando nella loro capitale Saraj, e riscuotevano le tasse, non ci furono ingerenze pesanti.

La questione dell’Unione Europea è molto complessa. Credo che per anni l’Unione Europea ha preso una direzione sbagliata, andando verso la costruzione di un grande mercato dove tutte le entità culturali sono distrutte, vengono creati i consumatori, non i cittadini. Ma le nazioni europee come la Gran Bretagna, per esempio, ora sono in rivolta contro questa eliminazione dell’identità nazionale e contro i burocrati di Bruxelles, che non hanno alcuna legittimità. E credo che questi sentimenti stanno diventando sempre più forti nei Paesi che hanno una grande Storia e che hanno fatto la Storia dell’Unione Europea come la Francia, l’Italia, la Grecia, la Spagna, i Paesi Bassi e la Gran Bretagna. Questi Paesi hanno creato l’Unione Europea e i popoli vogliono salvaguardare le loro identità culturali e nazionali, ma l’obiettivo europeo è quello di cancellare tutto ciò a favore della mondializzazione.

Fortunatamente la Russia ha compreso il pericolo della globalizzazione e si è distanziata da un’Europa decadente.

A questi problemi gravissimi si riferiva spesso Papa Ratzinger, ma ‘vox clamantis in deserto'”.

Pose du dome sur CCOR. Bouygues Bat..Paris 75007. 19 mars 2016

Ritorniamo a parlare di Chiese e di arte. Il patrimonio artistico russo, per quanto riguarda soprattutto Chiese e Monasteri, ha un valore inestimabile, può essere considerato superiore a quello italiano?

“Io conosco bene l’Italia, e la amo molto, credo che non abbia eguali nel mondo, soprattutto sul piano artistico. Sicuramente la civiltà greca è stata la culla della civiltà europea, ma la Grecia ha un patrimonio in gran parte distrutto, l’Italia ha un patrimonio artistico e architettonico tuttora ben conservato. Nel XIX secolo, le famiglie russe aristocratiche mandavano i figli in Italia e anche in Francia, affinché avessero una buona educazione culturale ed artistica.

L’arte laica russa si è ispirata molto a quella italiana. Molti architetti italiani hanno costruito famosi palazzi, che hanno abbellito le città russe. La nostra arte è prevalentemente un’arte spirituale legata alla fede cristiana. Secondo me l’Italia non ha eguali per quanto riguarda la pittura, la scultura, l’architettura, un po’ meno per quanto concerne la letteratura in confronto alla letteratura russa, perché la cultura italiana è diventata sempre più laica dopo il Rinascimento, mentre quella russa è rimasta legata alla fede ortodossa, la nostra cultura è più spirituale della vostra.

Ne siamo consapevoli e apprezziamo la vostra spiritualità. Secondo me, nell’ Italia del XIX secolo, manca un genio come Fedor Dostoevskij”.

Il vostro fervore religioso è rimasto immutato nonostante settant’anni di comunismo, come è potuto accadere?

“La spiritualità e la fede ortodossa fanno parte della nostra identità nazionale. É la fede ortodossa che ci ha permesso di resistere nei momenti più difficili della nostra Storia. Stalin comprese questa caratteristica russa e, nonostante fosse ateo, permise alla gente di pregare nelle Chiese durante la Seconda Guerra Mondiale, affinché il popolo russo potesse opporsi con determinazione ai tedeschi”.

Come sono i rapporti tra Russia e Francia?

“I rapporti tra Russia e Francia sono ottimi. Bisogna sottolineare che con la Francia c’è anche un legame linguistico. Per due secoli il francese fu in Russia una lingua importantissima, la zarina Elisabetta, figlia di Pietro, introdusse questa lingua”.

E i rapporti tra Russia e Italia?

“Altrettanto buoni sono i rapporti con gli Italiani. Gli Italiani e i Russi, secondo il grande scrittore Maxime Gorki, che ha vissuto in Italia e di natura umana s’intendeva, sono popoli molto affini. E io sono d’accordo con lui. C’è una prossimità di caratteri”.

Concludendo questa intervista, in cui di tanto in tanto mi sono permessa di esprimere qualche opinione nello stile dell’intervista conversazione, ricordiamo il nome dell’architetto, che ha progettato la Cattedrale russa ortodossa di Parigi, secondo precisi canoni ortodossi, se non erro le cinque cupole furono introdotte ai tempi del secondo zar Romanov.

Il grande architetto francese Jean-Michel Wilmotte conosce bene la Storia e l’Arte russa e con il suo progetto si è ispirato alla tradizione canonica russa, in particolare si è ispirato alla Cattedrale dell’Assunzione. I lavori della Cattedrale saranno terminati entro due o tre anni. Il 19 ottobre ci sarà l’inaugurazione della Chiesa, ma rimangono ancora importanti realizzazioni da effettuare. Jean-Michel Wilmotte ha spesso consultato il Patriarca Kirill e il Patriarca parecchie volte ha preso la matita in mano, mettendosi a disegnare lui stesso.

N.d.r. Dal 2009, in alcuni articoli di giornale sta scritto dal 2010, il terreno di 4200 metri quadrati sul quale sorge la Cattedrale è di proprietà del Cremlino. L’architetto Wilmotte parla di un insieme monolitico molto tranquillo. Wilmotte ha una grande passione per le Chiese ortodosse, di frequente partecipa alle processioni pasquali a Mosca. Il suo progetto si fonda soprattutto sull’orrizzontalità, la trasparenza, la luce, la sobrietà, la dolcezza. Per la costruzione è stata scelta la pietra di Borgogna classica, con la quale sono costruiti la maggior parte degli edifici a Parigi.

“Come ho già detto, l’inaugurazione è prevista per il 19 ottobre, il Presidente Putin sarà presente, ha invitato il presidente Hollande e si attende una sua risposta. Questo centro culturale e spirituale è il simbolo dell’ amicizia tra la Russia e la Francia”.

Ringrazio Sua Eccellenza l’Ambasciatore Alexandre Orlov per aver rilasciato questa intervista.

Il 19 ottobre mi unirò a Voi con la preghiera, la preghiera è azione. Indubbiamente vorrei esserci, ma siccome forse non è possibile, credo che Qualcuno, molto più saggio di me, desideri farmi capire che c’è un tempo per mettersi in cammino ed un tempo per inginocchiarsi e pregare. E se dovrò mettermi in cammino, sarà a lode e ringraziamento di nostro Signore, via, verità e luce, unico Salvatore del mondo.

Pose du dome sur CCOR. Bouygues Bat..Paris 75007. 19 mars 2016

Inseriamo alcuni riferimenti storici, che possono essere interessanti per i lettori, relativi alla Cattedrale della Dormizione di Mosca, anche conosciuta come Cattedrale dell’Assunzione, fonte di ispirazione per la Cattedrale della Santa Trinità di Parigi.

Già nel XIV secolo, il Metropolita Pietro desiderava che fosse costruita a Mosca una Cattedrale dedicata alla Vergine. Si iniziò a costruirla il 4 agosto 1326, ma i lavori non ebbero un buon esito e alla fine del XV secolo erano rimasti solo dei ruderi. Nel 1472 gli architetti Kryvstov e Myshkin si accinsero a edificare una nuova Chiesa, ma proprio quando era terminata, crollò a causa di un terremoto. Dopo tutti questi eventi infausti Ivan III decise di iniziare un’altra volta e affidò la costruzione della Chiesa all’architetto e ingegnere italiano Aristotele Fioravanti, che proveniva da Bologna.

Fioravanti si ispirò alla Cattedrale di Vladimir, come avevano fatto i precedenti architetti. Fioravanti diede molta importanza alla luminosità e all’ampiezza degli spazi. Introdusse anche elementi rinascimentali. I lavori terminarono nel 1479. Nel 1547, nella Cattedrale fu incoronato il primo zar della Russia, Ivan IV. Tante incoronazioni e intronizzazioni di Metropoliti e Patriarchi della Chiesa ortodossa russa avvennero nella Cattedrale della Dormizione. Secondo delle informazioni non ufficiali, in questa Cattedrale Stalin fece segretamente celebrare una Messa, chiedendo la salvezza della Russia, i nazisti ormai erano molto vicini a Mosca.

Nella Liturgia della Chiesa ortodossa si celebra la Dormizione di Maria con un riferimento alla sua Assunzione al terzo giorno della morte e la Vergine Maria è stata assunta in cielo con il corpo, Primizia dell’Umanità. Non c’è traccia nella religione ortodossa di quello che talvolta è il fanatismo occidentale nei confronti della Vergine. La Theotokos viene fatta conoscere ai fedeli attraverso le testimonianze evangeliche, con sobrietà.

Si ringrazia per la collaborazione il traduttore Saber Othmani – Copyright  Agence Graphix-images

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Pubblicato da
Daniela Asaro Romanoff

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