Il nuovo censimento permanente della popolazione interesserà ogni anno un campione di circa un milione e 400 mila famiglie, per un totale di 3,5 milioni di persone residenti in 2.852 comuni italiani. Solo in una parte dei comuni (1.143) parteciperanno ogni anno alle operazioni censuarie. La restante parte del comuni sarà chiamata a partecipare invece una volta nell’arco di quattro anni In questo modo, entro il 2021, tutti i comuni parteciperanno, almeno una volta, alle rilevazioni censuarie. I dati ottenuti saranno di tipo censuario, quindi riferiti all’intera popolazione italiana: un risultato raggiungibile solo grazie all’integrazione statistica tra le rilevazioni campionarie e i dati di altre fonti amministrative. “Il censimento annuale rappresenta una sfida per l’Istat che intendiamo vincere grazie alla qualità del nostro personale ” afferma il presidente facente funzioni Maurizio Franzini “L’obiettivo di questo nuovo impianto è quello di fornire in tempi rapidissimi una mappa sempre aggiornata dell’evoluzione che vive la società italiana. Per raggiungere questo traguardo sarà fondamentale una collaborazione a tutti i livelli dei vari attori – istituzionali e non – coinvolti nel processo di rilevazione dei dati. L’Istat è pronto a fare la sua parte”
I dati del censimento restituiscono informazioni sugli individui (genere, età, luogo di nascita, cittadinanza, formazione, titolo di studio, condizione professionale, tipo di lavoro svolto, mobilità) collegandole con quelle familiari (ad esempio numero di componenti, le loro caratteristiche e quelle dell’abitazione in cui vivono) e con quelle relative al territorio (luogo di residenza): dal benessere dei singoli cittadini e delle famiglie dipende il benessere sociale. Altro importante fattore riguarda la mobilità: le informazioni sugli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro e studio permetteranno di operare per migliorare i sistemi di trasporti. “Il carattere fortemente innovativo dei nuovi censimenti permanenti – spiega Roberto Monducci, Direttore Dipartimento per la produzione statistica – consiste nella messa a punto di una piattaforma di raccolta dei dati che, nel caso del censimento della popolazione, sfrutta anche il patrimonio informativo su individui, famiglie e abitazioni già in possesso della pubblica amministrazione, riducendo al minimo le indagini dirette sui cittadini. Questo impianto statistico consente di dimezzare i costi tradizionalmente spesi per la realizzazione di un censimento a cadenza decennale, con risparmi di centinaia di milioni di euro”.
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