IL CAIRO – L’ong per cui lavorava Patrick Zaki ha riferito che allo studente egiziano dell’Università di Bologna sono stati inflitti altri 45 giorni di custodia cautelare in carcere. L’organizzazione per la difesa dei diritti umani Eipr, rivelando su Facebook con un giorno di anticipo rispetto a quanto previsto il risultato dell’udienza di ieri, cita gli avvocati di Patrick. Una decisione “di una crudeltà inaudita”, commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
“A questo punto – aggiunge Noury – la sensazione è proprio evidente di un voler accanirsi sul piano giudiziario nei confronti di Patrick e mi sembra evidente che i giudici vogliono far passare a Patrick un altro anno di carcere come quello appena concluso. Dobbiamo fare tutto il possibile e in questo la Farnesina deve avere un ruolo così come le istituzioni italiane tutte. Dobbiamo fare quanto è possibile per evitare che questo scenario di un prolungamento di mesi e mesi della detenzione si verifichi”.